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Il Sironi presente

Il progetto didattico/Educational project

CONTESTO
I Servizi Educativi dei Musei delle Regole d'Ampezzo, nell’ambito del progetto AdMuseum- Rete transfrontaliera per l’accessibilità fisica e culturale ai patrimoni museale e naturale e agli spazi urbani che coinvolge il Museo di Arte Moderna Mario Rimoldi, hanno proposto un percorso didattico rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, al fine di coinvolgerli attivamente nella realizzazione di contenuti per la piattaforma multimediale del museo.
Il titolo della piattaforma, MQUADRO, indica l’operazione di reinterpretazione creativa del passato utilizzando i linguaggi multimediali che hanno permesso ai ragazzi di costruire, come architetti digitali, il loro metro quadro.
Le narrazioni multimediali sono state realizzate utilizzando il motore 1001 STORIA del Politecnico di Milano, con la guida dello staff dei Servizi Educativi dei Musei che hanno co-progettato con i docenti un percorso tematico su due dei principali artisti presenti nel museo: la classe V° del Liceo Artistico ha approfondito la figura di Mario Sironi.

OBIETTIVI
Attraverso il percorso didattico "Dal quadro allo schermo", i Servizi Educativi Museali si sono posti i seguenti obiettivi:
- promuovere la partecipazione attiva dei giovani nello sviluppo di nuovi linguaggi capaci di potenziare la fruizione culturale del museo;
- permettere agli studenti di rielaborare e reinterpretare criticamente il patrimonio culturale in chiave innovativa;
- proporre un utilizzo consapevole e non alienante delle nuove tecnologie, che vengono utilizzate per amplificare la percezione della realtà e stimolare la dinamica interpretativa;
- sviluppare negli studenti abilità tecniche e comunicative legate alle modalità di narrazione multimediale.

Gli obiettivi del progetto sono stati esposti ai ragazzi durante un incontro introduttivo, in cui è stato spiegato il motivo per cui si è deciso di potenziare le tecnologie multimediali attraverso la costruzione di una piattaforma, di cui è stata mostrata una prima versione.
Per fornire spunti e modelli di lavoro, sono state anche analizzate alcune narrazioni realizzate da altre scuole partecipanti al concorso Policultura negli anni precedenti.

ATTIVITÀ CORRELATA DI PARTENZA
Punto di partenza del percorso didattico è stato per entrambi i gruppi lo spettacolo teatrale "Ciò che Rimoldi amava di più", un vero e proprio viaggio a ritroso all’interno delle sale espositive, che ha permesso ai ragazzi di conoscere la storia del museo e del collezionista Mario Rimoldi attraverso il racconto della moglie Rosa Braun.
L'intento di questa attività progettata dai Servizi educativi era quello di far loro scoprire che le opere raccolte nel museo nascondono storie di vita, di amicizia, di amore: passione per l'arte e per gli artisti, personaggi spesso complessi, ma affascinanti che molto hanno lasciato al nostro territorio e che da esso si sono lasciati ispirare. Questa esperienza è stata fondamentale per introdurre il lavoro di narrazione multimediale, che ha permesso agli studenti di lavorare in parallelo su due binari: quelli dei contenuti, ricostruendo la storia degli artisti e i loro legami con il territorio, e sui contenitori narrativi, dando voce ai protagonisti della storia e riportando in maniera creativa le conoscenze accumulate.

FASI DI LAVORO
La costruzione della narrazione si è svolta durante sette incontri con i tutor museali della durata di due ore ciascuno che si sono svolti con frequenza settimanale per due mesi consecutivi (febbraio-marzo), secondo le seguenti fasi di lavoro:
- Visita guidata al Museo di Arte Moderna Mario Rimoldi con la Direttrice Alessandra de Bigontina per approfondire gli argomenti relativi a Mario Sironi, selezione delle opere da utilizzare nella narrazione;
- Lavoro in classe di lettura e selezione dei documenti di archivio, prima redazione dei testi;
- Primo incontro nell’aula informatica, organizzazione delle cartelle TESTI, IMMAGINI, AUDIO e proseguimento della redazione dei testi;
- Proseguimento del lavoro nell’aula informatica, inizio registrazione dei testi e scelta delle musiche;
- Ultimo incontro in aula informatica, finale registrazione dei testi e inserimento dei materiali nel motore 1001 STORIA;
- Visione delle narrazioni di entrambe le classi nell’aula magna del Liceo, ultime correzioni.

DIFFICOLTÀ SUPERATE E BENEFICI DIDATTICO-RELAZIONALI
La prima difficoltà riscontrata dai tutor è stato l’atteggiamento di distacco emotivo degli studenti nei confronti dell’attività proposta, distanza che è a poco a poco diminuita durante gli incontri grazie a una sempre maggiore confidenza nei confronti degli educatori museali e soprattutto dopo l’inizio della registrazione dei testi, che ha attivato un meccanismo di immedesimazione. Proprio per stimolare un maggior coinvolgimento, la scelta degli argomenti è stata guidata chiedendo ai ragazzi di segnalare le opere che più li avevano colpiti durante la visita al museo: si sono cosí formati tre gruppi di interesse, ciascuno dei quali ha avuto un percorso di sviluppo autonomo. Il lavoro finale è stato proprio quello di integrare linguaggi e cornici narrative diverse, che alla fine si sono ben amalgamate tra loro formando un racconto corale.
La produzione degli audio ha coinvolto principalmente gli allievi che avevano contribuito meno alla redazione dei testi, inoltre il calarsi in prima persona nei panni dei personaggi storici, prestando ad essi la loro voce, ha permesso di oltrepassare definitivamente la distanza che li superava da essi.
L’approccio fortemente interdisciplinare del progetto che ha coinvolto discipline e competenze diverse (storia dell’arte e del collezionismo, scrittura creativa, lettura critica delle opere, abilità tecnico-informatiche), ha permesso a tutti di sentirsi valorizzati nelle proprie capacità e di poter dare un contributo personale alla formazione di un prodotto multimediale di forte impatto emotivo.