La storia del Risorgimento italiano è sempre stata suggestiva e ricca di fascino. Intere generazioni sono cresciute grazie a quanto riportato nei libri di scuola, nell’esaltazione dell’epopea risorgimentale. La scuola ha in tal modo fatto intendere che gli unici e quindi esclusivi artefici del Risorgimento italiano sarebbero stati: Cavour, un grande tessitore diplomatico, Vittorio Emanuele II, il re galantuomo, Garibaldi, l’eroe dei due mondi, Mazzini, l’apostolo dei Risorgimento. I testi scolastici,tuttavia, non evidenziano, ingiustamente, l’importante contributo fornito alla causa dell’unità da molti patrioti compresi quelli reggini, perciò questo nostro lavoro vuole fornire spunti di riflessione per scoprire le vicende risorgimentali svoltesi nella nostra città e le biografie di patrioti reggini che con la loro vita, il carcere e l’esilio pagarono l’attaccamento all’Italia e agli ideali di libertà. Il periodo risorgimentale abbraccia un lungo arco di tempo durante il quale in diverse località del nostro territorio si sono svolte importanti vicende, basti pensare: all’insurrezione del 1847, alla morte di Domenico Romeo a Marrappà (Santo Stefano d’Aspromonte vicino Gambarie), allo sbarco di Garibaldi a Melito di Porto Salvo, alla conquista di Reggio, al ferimento di Garibaldi d’Aspromonte. Questi avvenimenti devono essere conosciuti dagli studenti e soprattutto da noi giovani reggini perché, come diceva Indro Montanelli «Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.»