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GIOC..ART : l'arte del giocare

Abstract

Nell’antichità, Aristotele accostò il gioco alla gioia e alla virtù, distinguendolo dalle attività pratiche per necessità; Kant definì il gioco un’attività che produce piacere. Ma è la psicologia che più di un’altra disciplina ha visto nel gioco il protagonista dello sviluppo psicologico e soprattutto nella personalità del bambino. Il gioco è per sua natura e per suo statuto educante; è infatti attraverso di esso che il soggetto impara a conoscere il mondo, a sperimentare il valore delle regole, a stare con gli altri, a gestire le proprie emozioni, a scoprire nuovi percorsi di autonomia. Fabbroni segnala il ludico come l’antidoto alle nuove povertà dell’infanzia e quindi nei confronti degli aspetti alienanti della civiltà dei consumi.