La prima fase del lavoro ha riportato gli alunni della classe quinta A a ripercorrere il tema del viaggio, soprattutto legato al viaggio programmato nel mese di Aprile che li vedrà partire per il Galles. Il progetto di accoglienza d'inizio anno si è proprio basato sul viaggio, i bambini sono stati accolti nell'atrio di fronte alle classe che per l'occasione è stato trasformato in una sorta di zona check-in aeroportuale. Ad ognuno di loro è stata consegnata la carta d'imbarco per iniziare il viaggio che sarebbe durato un intero anno. Ecco quindi che i primi mesi sono trascorsi a raccontare ed immaginare il futuro viaggio tanto atteso: sono stati scritti testi che parlavano di preparativi, incontri, luoghi da conoscere ed esplorare, persone da incontrare. Questa prima fase è stata svolta con l'intero gruppo classe, i bambini sono stati coinvolti in discussioni e racconti di esperienze precedenti, mentre hanno lavorato individualmente ai testi scritti che sono serviti per il primo argomento della narrazione. In seguito, sempre nella prima fase del lavoro, è stato introdotto il progetto de "L'orologiaio matto", che ha visto i ragazzi lavorare sulla realizzazione di un calendario che ha per tema il viaggio nei suoi molteplici aspetti. Tutta la classe ha trattato l'incontro con nuove culture e tradizioni diverse dalle nostre, legate alla casa. Sono stati letti in classe racconti e diari di viaggio, testimonianze e insieme abbiamo visto molte foto e reportages di viaggio.
La seconda fase del lavoro, riguardante soprattutto la programmazione di italiano e di arte, ha visto tutta la classe impegnata nella realizzazione di una storia fantastica in cui i due personaggi principali, due grandi viaggiatori Olga Solaio e Guglielmo Ripostiglio, hanno intrapreso un viaggio alla scoperta di tutte le case del mondo: il mondo reale ed il mondo immaginario. Anche in questo lavoro la classe ha progettato e scritto la storia, realizzando anche quadri con tecniche pittoriche differenti che rappresentassero i loro testi di avventura nel mondo immaginario dei bozzoli di case. Ogni bambino ha scritto un testo immaginando e descrivendo la casa fantastica collocata però in un paese reale, in seguito ha dipinto il proprio quadro. Infine sono stati scritti testi sulla propria casa, intesa come luogo che custodisce ricordi di viaggio, ma anche come luogo aperto alla conoscenza e all'esperienza dell'incontro con nuove culture.
La parte di lavoro cooperativo è avvenuta nella ricerca e nella rielaborazione di testi su case di alcuni popoli.
Una volta recuperato tutto il materiale necessario i bambini hanno lavorato in gruppo, quest'anno suddivisi in base alle capacità e alle richieste espresse dai bambini stessi. Chi aveva ottime abilità tecnologiche ha realizzato le registrazioni, facendo però da tutor ai compagni che avevano più difficoltà in questa attività, ma che volevano cimentarsi nel lavoro, così c'erano gruppi che si occupavano delle foto, altri che leggevano i testi, altri ancora che inserivano le registrazioni ed i testi, chi modificava le foto e le inseriva nella narrazione. L'intera narrazione è frutto delle idee dei bambini stessi che hanno apportato modifiche e cambiamenti nel corso del lavoro. Le maggior parte delle immagini sono i loro dipinti, davvero molto suggestivi. Come sempre è stato un’attività molto apprezzata, che ha dato l’opportunità ad ogni bambino di mettere in campo le proprie capacità.