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Il Castello Paribelli di Albosaggia

Il progetto didattico

Il pensiero di un filmato che evocasse momenti sociali a Palazzo è nato con la conoscenza, sempre più approfondita, dei tempi antichi del paese e dei suoi abitanti, nobili, popolani e artigiani.

La distribuzione delle parti, nella sceneggiatura, è stata relativa alle attitudini degli alunni, fra i quali è stato facile, conoscendoli bene, distinguere il lettore: attento, misurato e chiaro nell’esposizione, dall’attore: vivace, ambizioso e pronto all’eloquio, dal tecnico: intraprendente, abile nell’uso della tecnologia, paziente.

Tutti insieme hanno evidenziato un gruppo scolastico coeso, interessato e disponibile a qualsiasi proposta di lavoro.

Quasi tutte le sfaccettature della rappresentazione sono state, per gli alunni, esperienze nuove e stimolanti.

L’insegnante di lettere ha preparato la sceneggiatura e i testi che hanno accompagnato e descritto i quattro passi nella vita di una ricca famiglia di montagna del rinascimento.

La parte più esaltante è stata la ripresa cinematografica della rappresentazione, che ha trovato un esperto esecutore nell’insegnante di matematica e scienze, il quale ha provveduto anche a rendere edotti tutti i ragazzi sui passaggi tecnici delle riprese per le quali ha assegnato compiti individuali ottenendo risposte insperate.

Per quanto riguarda la nostra classe, II media di Albosaggia, proseguendo nella metodologia che, anche per il passato, ha integrato lo studio della storia in generale con la storia locale, si è preso in considerazione Palazzo Paribelli, un palazzo quattrocentesco del paese sviluppatosi su un antico fortilizio, in posizione sopraelevata tipico delle torri di scolta.

Attorno a questo sito si è cercato di ricostruire con gli alunni uno squarcio di vita del periodo, facendolo rivivere nella rappresentazione della famiglia Paribelli, proprietaria del palazzo.

Il progetto, facilitato dall’esistenza dei discendenti degli antichi proprietari, ora residenti a Milano, ha potuto concretizzarsi, previa organizzazione accurata di vari passaggi dall’ideazione all’opera finita.

In prima battuta, con l’intervento del Comune, si sono contattati gli attuali proprietari che, di buon grado, hanno permesso d’attivare il personale di custodia dell’immobile e pertinenze agevolando visite preventive e mirate e collaborando nella sistemazione e ricostruzione di scene di vita vissuta in un complesso originale di ambienti e suppellettili.

Le prime azioni conoscitive si sono svolte in biblioteca, nell’archivio comunale e parrocchiale con la lettura di tutte le notizie utili alla storia nel complesso: dalla famiglia che l’ha voluto, alle maestranze che l’hanno realizzato modificandolo da maniero medioevale a palazzo rinascimentale.

Si è passati poi alla ricerca sui costumi rinascimentali con relativi accessori, acconciature e copricapi sia maschili sia femminili.

Le soluzioni pedagogiche non si sono discostate molto da quelle poste in atto, per ottenere risultati positivi, durante il corso dell’anno scolastico, in qualsiasi materia:

- stimolare l’interesse per l’argomento trattato

- avviare alla metodologia della ricerca

- individuare, consapevolmente, i risultati raggiungibili dai vari alunni

- attraverso il protagonismo giovanile promuovere l’autonomia e l’autodeterminazione del ragazzo nel mondo del lavoro.

Globalmente il lavoro posto in essere è stato positivo per tutte le finalità che ci si era proposte:

-conoscenza dell’argomento trattato

-metodologia didattica utilizzata

-tecnologie espresse in nuove proposte.