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Nonno Olivo

Il progetto didattico

Il progetto didattico è stato realizzato nel corso del periodo novembre 2011/marzo 2012, dedicando mediamente tre/quattro ore settimanali.
L’organizzazione operativa, che attraverso il ricorso alla didattica laboratoriale mirava a realizzare una “comunità di apprendimento”, ha posto le basi sulle seguenti scelte metodologiche:
− la predisposizione di occasioni per vivere esperienze concrete di produzione della conoscenza;
− l’adozione della logica della scoperta;
− l’uso di strumenti comunicativi ed informativi diversi;
− l’ attenzione al coinvolgimento motivazionale e l'attribuzione di senso e valore all’esperienza agita;
− il ricorso prevalente ad attività di manipolazione, osservazione, confronto e riflessione, sia a livello di collettivo che di piccolo gruppo;
− il coinvolgimento attivo in tutte le esperienze, seppur con ruoli diversi, di tutti gli alunni;
− l’utilizzo di alcune strategie operative del cooperative learning per l’elaborazione dei testi della narrazione;
− la particolare attenzione ai momenti di comunicazione e documentazione dei risultati ottenuti e delle conoscenze maturate.
Ogni alunno è stato dotato del testo “I racconti di Olivotta”, che al suo interno contiene un percorso ludico-didattico multidisciplinare sulla coltivazione dell’olivo.
La lettura del testo è stata utilizzata come filo conduttore di tutte le diverse attività.
Ogni esperienza è stata affrontata rispettando la seguente procedura operativa:
1. studio del “tema”, attraverso l'analisi dei documenti a disposizione;
2. riflessioni/osservazioni per l’individuazione del “problema”;
3. definizione della procedura per la realizzazione dell’esperienza;
4. suddivisione dei compiti per il reperimento e la predisposizione dei materiali;
5. realizzazione concreta;
6. riflessione/rielaborazione di quanto esperito;
7. condivisione delle considerazioni conclusive;
8. individuazione dei ‘punti salienti’ (cosa e come comunicare);
9. riformulazione della “nuova conoscenza acquisita” attraverso l’elaborazione dello ‘storyboard’;
10. stesura collettiva del testo/dialogo;
11. scelta delle immagini con cui rappresentare il dialogo ed eventuale loro realizzazione, se non reperibili fra i materiali già in possesso (foto dell’esperienza o immagini da Internet);
12. registrazione della narrazione;
13. inserimento dei file di testo, audio e video in “1001Storie”.
Ideare e creare insieme questa narrazione ha permesso ai ragazzi di attivare veri e propri processi di costruzione della conoscenza, di sperimentare un contesto di apprendimento collaborativo, di divenire protagonisti nella costruzione del sapere.
L’intreccio narrativo ha dato corpo a emozioni, vissuti, sensazioni, ricordi che hanno trovato lo spazio per essere rivisitati, per divenire parti integranti ed integrate della conoscenza attribuendole senso e valore.
Si sono rilevate delle ricadute positive sulle capacità di lettura, comprensione, analisi, rielaborazione e sintesi di vari tipi di testi (scritti, ascoltati, audiovisivi, grafico - pittorici … ) e di esperienze vissute in prima persona.
Infine, si segnala la positiva evoluzione delle capacità relazionali di negoziazione, condivisione, collaborazione e cooperazione.