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OLEA EUROPAEA: dono del Mediterraneo

Il progetto didattico

Sin dallo scorso anno scolastico gli alunni di seconda, desiderosi di seguire le orme della terza che aveva partecipato al concorso di policultura, si sono impegnati a cercare un argomento che potesse essere trattato con efficacia.
Un giorno alcuni ragazzi che partecipavano al PON di giornalismo hanno preso in esame un articolo che trattava del presunto commercio di alberi d’ulivo secolari, che dalla nostra regione prenderebbero le vie del Nord per abbellire giardini e parchi privati.
A questo si era aggiunto lo studio dei problemi dei paesi mediterranei più poveri, che non si erano assicurati un’alimentazione adeguatamente corretta.
Gli alunni hanno studiato che il cibo base era il pane, la bevanda più comune dopo l’acqua era il vino che spesso veniva mescolato con questa. Per condire il cibo era usato l’olio d’oliva. Essi sono diventati i veri supporti della nostra vita. L’olio d’oliva (e il suo albero) è uno dei quei compagni più ricchi di tradizioni e di significati non soltanto nutrizionali, ma anche antropologici e simbolici.
Da questi presupposti è nata quest’anno l’idea di prendere in esame proprio l’albero d’olivo, dono del Mediterraneo.
In questa classe è presente un’alunna diversamente abile che ha partecipato attivamente al progetto con l’aiuto della docente specializzata, soprattutto nella ricerca di immagini.
Il criterio della costituzione dei gruppi ha tenuto conto delle seguenti condizioni:
-possibilità di lavorare anche fuori dall'orario scolastico;
-disponibilità di collegamento ad Internet di almeno un elemento del gruppo;
-equilibrate capacità di scrittura, grafica e informatica in ciascun gruppo;
Il lavoro è stato affrontato in questo modo:
-prima analisi delle risorse disponibili in rete tra gli elementi del gruppo;
-analisi, selezione e discussione in gruppo delle risorse;
-brainstorming per ipotizzare la struttura dell'ipertesto;
-stesura di un piano di lavoro preciso con la definizione dei tempi di realizzazione,
-stesura delle singole parti del prodotto;
-revisione collettiva in cui verificare le finalità proposte;
-esattezza delle informazioni, correttezza formale dei testi e rispondenza
delle immagini raccolte;
-descrizione dell'attività svolta;
-presentazione dei singoli prodotti;
-assemblaggio di tutte le presentazioni.
I gruppi si sono saputi organizzare secondo criteri di operatività, definendo correttamente la divisione dei compiti, partecipando attivamente al lavoro, dimostrando un'elevata motivazione e ottenendo una buona realizzazione del prodotto. Ogni gruppo ha attivato strategie efficaci nella ricerca di materiali e fonti.
Complessivamente gli alunni hanno acquisito un buon grado di comprensione, di analisi e di sintesi, ma soprattutto è migliorata la capacità di relazionarsi tra loro e di lavorare in gruppo.
Spesso gli alunni si sono sfiduciati, perché la mole di lavoro era notevole, ma in classe sono stati incoraggiati attraverso lo stimolo continuo dei docenti, ma soprattutto dal lavoro collettivo che, attraverso la LIM, ha permesso di condividere un argomento preparato da ogni singolo gruppo.
Più complicato è stata la ricerca d’immagini e l’individuazione delle loro didascalie che necessitava maggiore attenzione e impegno.
Tutti gli alunni si sono messi in gioco, registrando le loro voci, ripetendo le registrazioni; l’inserimento dei testi, delle immagini e delle registrazioni sono stati prodotti nell’ambiente scolastico con la LIM.