Chiudi anteprima

Viaggio intorno al mondo, alla scoperta delle grandi religioni

Il progetto didattico

Quest’anno il Piano dell’Offerta formativa dell’I.C. Don Camagni di Brugherio si è arricchito di un nuovo progetto che ha coinvolto un’intera interclasse del settore primario: 86 alunni. A inizio d’anno, grazie ad un genitore, si è venuti a conoscenza dell’iniziativa "PoliCultura" del Politecnico di Milano. Da qui la decisione di visionare il materiale fornito per comprenderne le finalità e i possibili agganci didattici. Verificata l’aderenza di intenti e obiettivi con la "mission" dell’Istituto e incuriosite dalla possibilità di sperimentare nuovi modelli educativi, due insegnanti hanno deciso di aderire e di partecipare al concorso con una narrazione multimediale.
Ecco le fasi di lavoro attivate: individuazione degli obiettivi formativi, interdisciplinari e disciplinari e strutturazione di un vero e proprio progetto da inserire nel POF; presentazione del progetto agli alunni dell’interclasse e ai docenti del plesso; scelta del tema e suddivisione dello stesso in argomenti e sotto-argomenti (piano editoriale); strutturazione del filo conduttore della narrazione; suddivisione degli alunni in gruppi omogenei per capacità e interesse espresso; individuazione degli spazi e degli orari necessari per le diverse attività; programmazione degli interventi esterni (lezioni di rappresentanti di diverse fedi religiose); avvio delle attività programmate; inserimento della narrazione nel motore "1001 Storia"; verifica finale.
Diversi gli elementi di forza evidenziati in fase di verifica. Tra questi l’emergere del ruolo interdisciplinare e interculturale dell’Insegnamento della Religione Cattolica, purtroppo spesso non adeguatamente compreso e valorizzato; la possibilità di far nascere la curiosità e la motivazione ad apprendere, rendendo più attivo e divertente il ruolo degli allievi; l’utilizzo da parte dei partecipanti di diversi strumenti tecnici e informatici, il più delle volte usati solo dagli adulti; la valorizzazione delle abilità di tutti gli alunni, anche dei bambini diversamente abili, e la scoperta di talenti e abilità nascoste; il potenziamento dell’autostima in quegli alunni che, per difficoltà nell’apprendimento, molte volte non trovano gratificanti le attività scolastiche; il coinvolgimento di allievi avvalentesi e non dell’Insegnamento di Religione Cattolica; l’occasione per conoscersi e instaurare nuove forme di collaborazione tra alunni, tra insegnanti e tra alunni e insegnanti; la valorizzazione del contributo di membri della comunità locale alle attività didattiche; l’esperienza concreta della diversità che permette la scoperta dell’unicità e del valore di ciascuno.
Questi elementi hanno di gran lunga compensato quelli di debolezza riscontrati in itinere: le difficoltà organizzative di "incastro" delle diverse attività; la mancanza di spazi adeguati: aule per disegno, stanze per la registrazione; la scarsa dotazione di strumenti di documentazione.
Per rispondere a tali difficoltà si è fatto appello al senso di responsabilità e all’ingegno di tutti, oltre che ad una attenta programmazione delle attività. E nessuno si è risparmiato. Anzi, diversi bambini e le stesse insegnanti non hanno esitato a utilizzare anche una parte del loro tempo extrascolastico per completare la loro parte di lavoro. Per tutti è stata altamente stimolante la possibilità di collaborare con un’Istituzione universitaria e di sapere che una propria produzione verrà pubblicata su web.