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I cambiamenti climatici

Introduzione

Le persone seguono attentamente le trasmissioni relative alle previsioni del tempo e i vari meteorologi sono personaggi conosciuti da tutti, grandi e piccoli. Ma come si spiega questo interesse crescente? Che sia il sintomo di un’accresciuta sensibilità nei confronti del clima e delle ripercussioni che esso ha sulla nostra vita di tutti i giorni?
Clima e tempo significano la stessa cosa per molti, ma non è così: il clima indica l'andamento medio delle condizioni meteorologiche rilevate in una determinata regione in un periodo di tempo prolungato (almeno trent’anni) e il tempo meteorologico è lo stato dell'atmosfera e il risultato di fenomeni (pioggia, neve, caldo, freddo) in un dato istante e in aree limitate.
Riflettere sul clima vuol dire quindi cercare di capire i fenomeni in maniera generale e ampia, pur prendendo spunto da singoli eventi atmosferici.
E’ frequente sentir dire ”Non ci sono più le stagioni” e “Il clima è proprio cambiato!”
E allora riflettiamo su queste affermazioni e cerchiamo di capire che cosa si intende per “Cambiamento Climatico”; ci imbattiamo subito in un’altra espressione “Riscaldamento Globale”.
E’ questo lo scopo del nostro lavoro: comprendere ciò che accade intorno a noi e nel resto del mondo, cogliendone connessioni e relazioni.
Contrastare il cambiamento climatico: è questo che le generazioni future devono fare.
E’ indispensabile comprendere che noi siamo parte di questa “umanità” che deve saper raccogliere questa sfida e che quindi ognuno di noi deve “lottare” e prendere consapevolezza che questa lotta si combatte ogni giorno anche con piccoli gesti: aumentare la consapevolezza circa le problematiche ambientali, il ruolo e le responsabilità individuali significa costruire il nostro senso di cittadinanza.