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In viaggio con Dante: temi antichi e moderni della poesia dantesca

Introduzione

Spiegare Dante agli alunni di una classe di prima media non è impresa facile. Se poi aggiungiamo che la classe ha una composizione multietnica e la scuola si trova in un quartiere della periferia operaia genovese, le difficoltà aumentano. Ritengo che l’unico modo possibile di proporre ai ragazzi di oggi la cultura classica sia quello di sottolinearne l’attualità, di indurli a considerare il sapere come un unicum, non una serie di nozioni apprese a compartimenti stagni, come di solito avviene, purtroppo, nella scuola media italiana. Ecco perché dalla spiegazione dei simboli della selva oscura siamo passati a parlare del problema della deforestazione o perché dall’orrido pasto del Conte Ugolino siamo arrivati a discutere dei problemi dell’alimentazione. E’ un modo come un altro per rendere attuale un’opera che sta alla base della nostra cultura. Lo studio dei classici deve essere uno stimolo ad andare oltre, a voler conoscere sempre di più su tutto, a cercare le chiavi per orientarsi nel confuso mondo contemporaneo. I ragazzi, abituati a messaggi superficiali e ripetitivi, hanno così avuto modo di approfondire, di ricercare, di conoscere argomenti che riguardano direttamente la loro vita partendo dalle immortali terzine dantesche. Il lavoro, data anche l’età degli alunni, è stato a tratti caotico, c’è voluto del tempo prima di rendere consapevoli i ragazzi del trait d’union che lega Ugolino alla cucina del medioevo o Paolo e Francesca alla violenza sulle donne. Tuttavia l’esperimento appare riuscito ed è stato portato a termine con la soddisfazione di tutti i partecipanti.