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Il bandito senza casa

Il progetto didattico

Nella nostra progettazione inseriamo spesso attività che portino i bambini fuori dalla scuola, in luoghi che pochi vedono con i propri genitori, per far vivere loro esperienze nuove e coinvolgenti, ma soprattutto per avvicinarli a persone, luoghi e "mondi" diversi da quelli che vedono giornalmente.
Una delle attività che è stata realizzata quest'anno, nelle due sezioni della nostra Scuola dell'Infanzia, è stata la visita al Museo CAMeC ( Centro Arte Moderna e Contemporanea ) della Spezia. In quell'ambiente i bambini sono entrati nel "mondo dell'arte" in un modo nuovo e coinvolgente, attraverso un percorso laboratoriale dal titolo "La Stanza dei Sogni", durante il quale sono stati stimolati ad osservare, interpretare e riprodurre quadri di pittori surrealisti.
Questa attività del museo è continuata anche a scuola con la creazione di scatole, che abbiamo chiamato "le stanze dei sogni" , utilizzando i disegni realizzati al CAMeC.
L'attività del libro che proponiamo in questo progetto è la prosecuzione naturale del precedente percorso.
Gabriele Landi ha la capacità di presentare ai bambini attività che definiremmo difficili in modo così semplice e coinvolgente che la nostra collaborazione con lui dura già da alcuni anni. I percorsi artistici in cui ci coinvolge toccano molti campi di esperienza, che sono la base della nostra progettazione annuale.
Il progetto, che si è rivolto ai 35 bambini di tre , quattro e cinque anni della Scuola dell'Infanzia di San Venerio, si è articolato in quattro incontri da due ore e trenta minuti ciascuno, per la durata complessiva di dieci ore.
Visto il considerevole numero dei bambini, questi ultimi,durante le attività pratiche, sono stati divisi in due gruppi di lavoro.
Il laboratorio che abbiamo utilizzato per la realizzazione della storia "Il bandito senza casa", ha avuto come spazio un'aula, dove, con videoproidettore collegato ad un computer, sono state proiettate le immagini dei quadri di Tomaino.
Dopo averle osservate e commentate, anche con l'aiuto della storia "Agilulfo e il Gigante", siamo passati alla parte pratica del progetto, utilizzando fogli di carta vetrata di grande dimensione, stencils che raffiguravano alcuni elementi delle opere di Giuliano Tomaino e pastelli a cera ed a olio.
Nell'ultimo incontro tutti gli elaborati sono stati osservati e commentati, per poi essere messi in sequenza ed inventare la storia. A quel punto mancava solo il titolo: dopo una serie di proposte avanzate dai bambini, si è scelto di privilegiare il protagonista del racconto (Il bandito) e il suo desiderio (la casa).