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Storie di confine

Il progetto didattico

Nel mese di dicembre, ho ricevuto un'e-mail con inviti a corsi di aggiornamento per le insegnanti quando, a un bel momento, mi incuriosisce un link che mi trasporta nel mondo di policultura. Dopo aver capito di cosa si trattasse, mi sono venuti in mente i miei alunni e la possibilità di trasformare le ore facoltative di potenziamento del venerdi' pomeriggio in un'esperienza unica e estremamente motivante di apprendimento.
Partendo dall'interesse suscitato durante una visita didattica con i volontari del CAI in uno dei tanto sentieri che ci divide con la Svizzera, decido di proporre un percorso riguardante un pezzo di storia importante del nostro territorio: il contrabbando degli anni '60.
Prima di proporre il percorso alle colleghe e ai bambini ho cercato qualche informazione sull'argomento, per capire la difficoltà del progetto e l'effettiva fattibilità.
Condividendo l'esperienza con amici e parenti mi sono resa conto che molte erano le persone coinvolte in prima persona in questa attività e gli aneddoti che mi sono stati raccontati si sono dimostrati molto interessanti e coinvolgenti.
Dopo aver illustrato il progetto alle altre insegnanti, finite le vacanze natalizie, decido di convocare i genitori per presentare il progetto e per chiedere del materiale su cui lavorare.
Fin da subito i genitori si sono rivelati molto coinvolti e felici di far fare ai propri bambini questa esperienza. Alcuni di loro il contrabbando lo ha vissuto molto da vicino perchè persone della famiglia lo svolgevano.
Grazie ai genitori sono riuscita a contattare due finanzieri ormai in pensione che prestavano servizio lungo il confine in quel periodo e anche due ex contrabbandieri.
Prima di ricevere in classe i protagonisti delle storie, abbiamo analizzato l'ambientazione dei racconti. Sulla lavagna interattiva, con l'aiuto di Google Maps, abbiamo percorso il confine tra l'Italia e la Svizzera.
Grazie a questa attività abbiamo approfondito la geografia del nostro territorio e ammirato la bellezza dei paesaggi e dei luoghi meravigliosi che ci circondano.
Per rendere l'argomento il piu' interessante fruibile possibile ho chiesto ai bambini di concentrarsi solo sui racconti orali delle storie senza approfondire con testi o materiali di altra natura.
Dopo aver ascoltato le testimonianze abbiamo cercato di mettere ordine tra i racconti analizzando, come si fa per i testi di antologia, l'ambientazione, i personaggi, la vicenda e la conclusione.
I bambini si sono ritrovati immediatamente in questo schema e sono riusciti in modo quasi autonomo e indipendente a gestire le informazioni che gli sono state fornite.
Divisi in gruppi di tre-quattro alunni hanno approfondito un aspetto alla volta e hanno scritto i testi che sono presenti nella narrazione. Il mio compito di insegnante è stato di supporto e collante tra le varie parti che piano piano nascevano dai gruppi.
Dopo aver ricevuto tutti i testi, con l'intero gruppo classe li abbiamo letti e corretti per renderli piu' comprensibili possibili a un lettore esterno.
Questa fase è stata molto valida dal punto di vista didattico perchè i bambini hanno cercato di utilizzare un linguaggio il piu' possibile chiaro e semplice per spiegare tutto quello che gli era stato raccontato.
Terminata la revisione, come compito a casa, ognuno aveva un breve testo da trascrivere sul computer che è stato condiviso con l'insegnate tramite e-mail.
La fase successiva è stata la registrazione audio dei testi. Tutti, con molta serietà, hanno preparato la lettura, superando timidezze e difficoltà ed esprimendosi secondo le proprie potenzialità.
Per il reperimento delle immagini avevamo programmato un'ulteriore uscita didattica sul territorio per scattare delle foto ma a causa del maltempo, non è stato possibile realizzarla entro i termini, cosi abbiamo ricercato immagini su internet e quelle mancanti sono state fornite come disegno.
Come insegnante sono molto soddisfatta del percorso svolto perchè, nonostante la vivacità della classe, non è mai mancata attenzione, partecipazione e impegno.
Realizzare una narrazione multimediale ha consentito lo sviluppo di abilità importanti, sia nell’ambito cognitivo sia in quello socio-relazionale: la capacità di analisi e sintesi, la capacità di espressione scritta e grafica, il controllo dell’emotività nella fase della registrazione, la capacità di collaborare e di impegnarsi per un obiettivo comune, il rispetto del punto di vista altrui.