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La nostra scuola: spazio e tempo

Il progetto didattico

La nuova disposizione dei banchi, sollecitata dal responsabile per la sicurezza, ha scatenato la discussione in classe. La riflessione su cosa comporti una posizione del banco rispetto ad un’altra ha portato spontaneamente gli alunni a proporre come tema del progetto l’approfondimento sulla scuola. Si è dunque partiti dagli aspetti macroscopici, in primis lo spazio, a lungo atteso e finalmente disponibile, occupato in precedenza dagli alunni della scuola media, ora ritornati nella loro sede, dopo svariati anni di convivenza. Attraverso la discussione, l’analisi diretta, il disegno e le foto sono stati studiati gli spazi vissuti e le loro funzioni. Non tutto è stato oggetto di approfondimento in prima battuta: alcuni spazi sono stati considerati marginali, infatti sono poco usati dalla nostra classe, perché disponiamo “in loco” di strumentazioni tecnologiche di uso esclusivo e continuo.
Le trasformazioni di alcuni ambienti operate con la recente ristrutturazione hanno sollecitato la curiosità di sapere come fosse la scuola in precedenza. Ecco allora coinvolti genitori e nonni, per altro non tutti nativi del paese, con una serie di domande formulare da bambini per rispondere alle loro curiosità. Insieme ai racconti degli adulti sulla loro scuola ed esperienza scolastica sono stati analizzati fotografie, pagelle, libri e quaderni forniti da genitori e nonni per vedere similitudine e differenze con la scuola attuale. È stata una mole rilevante di lavoro, tenuto conto anche dell’età degli alunni e delle loro competenze ancora in base di acquisizione.
Insieme all’argomento principale, la scuola primaria di Airuno, sono state inserite delle parti inerenti un progetto che ha coinvolto nei primi mesi dell’anno scolastico tutto il plesso: la solidarietà attiva verso bambini meno fortunati, che possono frequentare la scuola con molte difficoltà. I racconti dei volontari intervenuti nelle classi sono stati confrontati con la nostra realtà e sono nate riflessioni e discussioni su ciò che diamo per scontato e che non tutti hanno. Approfondire il tema dei diritti dell’infanzia è anche un modo per coinvolgere e rendere consapevoli i bambini dell’altro grosso progetto che ci vede coinvolti e cioè il “Percorso di lavoro verso una scuola amica” dell’UNICEF.
Attraverso la stesura collettiva dei semplici testi e la visione delle foto scattate dagli alunni con la LIM è stata delineata l’impalcatura di base della narrazione. Per molti contenuti si è andati in aula informatica, dove gli alunni, individualmente o in coppie, hanno completato la stesura della parte testuale. L’uso delle nuove tecnologie e delle strumentazioni informatiche, per i bambini di seconda B, è abituale e quotidiano: in classe disponiamo della LIM e moltissimi elaborati hanno una parte tecnologica. Oltre al potenziamento degli apprendimenti di tutti gli alunni, al coinvolgimento e alla partecipazione attiva, sono diventati un mezzo per includere con successo nel percorso formativo i soggetti DSA presenti.