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Quando in Val d'Orcia c'era il mare ... ed a Lucciola Bella gli squali mangiavano i delfini

Gli alunni in attività


L’attività didattica si è articolata in tre fasi distinte dove si sono alternate attività in aula e sul campo:

Prima fase. Introduzione agli argomenti
Questa fase svolta in aula, iha ntrodotto gli argomenti relativi alla paleontologia servendosi di immagini di supporto alla spiegazione ( lezione frontale partecipata ).

Seconda fase. Escursione a Lucciola Bella.
L’attività sul campo ha previsto l’osservazione diretta delle conchiglie fossili e del paesaggio circostante.
L’escursione ha offerto inoltre una coinvolgente attività di esplorazione dei sedimenti lungo i “calanchi” e le “biancane” dove è possibile osservare, grazie all’azione di dilavamento delle acque, resti fossili ben conservati di conchiglie di diverse specie presenti quattro milioni di anni fa, quando il mare era il protagonista del paesaggio.

Terza fase. Elaborazione dei dati raccolti e conclusioni
Durante il periodo di sperimentazione del progetto, la fase finale del lavoro è stata autogestita dalle insegnanti che hanno adeguato l’esperienza svolta alla Riserva Naturale di Lucciola Bella a seconda delle esigenze didattiche di ciascuna disciplina. Sono state prodotte svariate tipologie di materiali didattici (testi scritti, ricostruzioni dell’esperienza sottoforma di dialogo, disegni, fumetti, schede scientifiche, cartelloni, prodotti informatici ) e performances musicali cantate.
Le fasi di attività didattica dedicata agli argomenti di geomorfologia, descrittiva del paesaggio delle crete senesi dei “calanchi” e delle “biancane”, hanno sviluppato temi di approfondimento per l’osservazione dell’ambiente fisico che contorna il sito di affioramento del delfino fossile.
Le attività in aula e sul campo hanno guidato i bambini all’individuazione delle forme del paesaggio e dei relativi aspetti della copertura vegetale, legati ai cambiamenti territoriali del presente e del passato.
La didattica ha svolto argomenti che riguardano il corrugamento della crosta terrestre, la sedimentazione e il consolidamento delle fanghiglie marine, l’azione dell’acqua e la morfologia collinare attuale, con esercitazioni di lettura delle carte topografiche e di orientamento idrografico.
Gli argomenti sono stati trattati nello spirito di educare all’osservazione multidisciplinare e di favorire le esperienze pratiche di osservazione lungo gli itinerari proposti.
In aula, gli alunni sono stati invitati a partecipare a brainstorming, circle-time, riflessioni, discussioni guidate di gruppo ed elaborazioni di testi collettivi di vario tipo, a leggere ed interpretare la cartografia, a consultare testi specifici e riconoscere le informazioni utili con l’aiuto delle insegnanti.
I bambini sono stati stimolati nella loro creatività e fantasia, realizzando con le proprie mani la narrazione multimediale.
Sul campo,sono state riconosciute le tracce che lo scorrere dell’acqua e del tempo hanno lasciato sul paesaggio del mare di creta: resti fossili imprigionati nei depositi argillosi.

Qual è stata la valenza didattica di questo progetto ?
Attraverso questo progetto didattico i bambini hanno potuto conoscere i principali processi di fossilizzazione e le circostanze di ritrovamento dei reperti fossili. Hanno imparato inoltre quali sono le principali tecniche, i materiali e gli strumenti usati per il recupero ed il trasporto dei fossili. Inoltre la possibilità di manipolare fossili veri, calchi e ricostruzioni, hanno permesso ai bambini di scoprire come si presentano al tatto reperti che solitamente hanno la possibilità di osservare solo attraverso una vetrina.
L' obiettivo principale del progetto è stato sempre quello di privilegiare la didattica viva ( teaching alive ).
La nostra scuola ha promosso sempre la conoscenza e la salvaguardia del territorio perchè il saggio uso della terra e delle sue risorse è il bene duraturo degli uomini.