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Razionalità e felicità: la filosofia di Epicuro e il poema "Sulla Natura" di Lucrezio

Il progetto didattico

Partecipare al concorso Policultura ha rappresentato per tutti noi una splendida opportunità per provare ad illustrare un argomento inerente al programma scolastico in un formato originale, diverso da quelli consueti, e a coinvolgere più materie, facendo interagire le conoscenze acquisite non solo nei mesi passati ma anche negli anni precedenti, per unirle in una sintesi il più possibile chiara, semplice ed esauriente.

La scelta è ricaduta sul tema della ricerca della felicità e sul suo legame con la conoscenza razionale della natura.

In particolare abbiamo deciso di raccontare l’esperienza del filosofo greco Epicuro, il quale, sebbene secondo modalità diverse, come noi si trovò a vivere in un’epoca caratterizzata da mutamenti e incertezze, e del suo seguace più celebre, il latino Lucrezio, che al pensiero del maestro seppe dare sublime forma poetica.

Il piano editoriale prevedeva l’articolazione dell’argomento in quattro macrosezioni, a loro volta suddivise in quattro sottoargomenti più una parte riassuntiva per ognuno di essi.

I ragazzi si sono distribuiti in gruppi, scegliendo di trattare ciascuno una singola sezione, a seconda della propria competenza e interesse. Ogni gruppo era coordinato da un responsabile, incaricato di redigere il riassunto di ciascuna macrosezione. La produzione dei testi scritti ha rappresentato una sfida molto impegnativa: i ragazzi hanno dovuto infatti spiegare in modo sintetico ma chiaro le nozioni in proprio possesso, per renderle fruibili a tutti.

Leggendo gli elaborati dei compagni, un ultimo gruppo si è occupato della ricerca delle immagini.

Questa impostazione non solo si è rivelata un efficace strumento di lavoro, ma ha fornito inoltre l’occasione per rafforzare nei ragazzi la capacità di lavorare in team e di coordinare i propri sforzi in vista di un obiettivo comune.

I ragazzi si sono occupati di organizzare la fase di registrazione e hanno stabilito di far leggere ogni macrosezione a un diverso compagno: così facendo hanno voluto ottenere un risultato il più possibile “professionale” che allo stesso tempo, grazie alla varietà delle voci, comunicasse l’idea di uno sforzo profuso coralmente.

Le operazioni di caricamento sono iniziate quando tutto il materiale era pronto.

In questa fase i ragazzi hanno potuto peraltro valorizzare, incrementare e condividere le proprie conoscenze informatiche, esprimendo inoltre la propria creatività, ad esempio nell’ideazione dell’immagine di copertina.

In conclusione, questa esperienza si è mostrata assai proficua sotto molteplici aspetti, rivelando notevole efficacia didattica: nel lavorare al progetto, i ragazzi hanno infatti realmente metabolizzato e fatto propri i contenuti della narrazione.

Un’ultima cosa. Policultura ci ha fornito lo stimolo per produrre una narrazione il cui tema coinvolgesse antico e moderno, mostrando la modernità dell’uno e l’antichità dell’altro. Se la filosofia epicurea, nel suo nucleo più profondo, si rivela una riflessione di grandissima attualità, soprattutto in un momento critico come quello che stiamo vivendo, così il moderno spirito di condivisione, ben rappresentato dai social network o dalle migliaia di siti dedicati agli argomenti più diversi, affonda le sue radici in un passato assai lontano o, forse, nell’essenza stessa dell’uomo che per natura è, come diceva Aristotele, “animale politico”.