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La natura che costruisce

Introduzione

S.O.S. Terra! Uno slogan, un’invocazione, una speranza: in poche parole il bisogno di intervenire prima che il nostro pianeta torni ad essere un detrito, anzi un accumulo di detriti indistinti. Ma quali sono i problemi che dovremmo affrontare per dare il nostro contributo alla tutela della nostra “Mamma”?
In quanto futuri geometri, il nostro ambito d’intervento è quello delle costruzioni e in questo settore la nostra scuola ha da tempo individuato come parola d’ordine “Bioedilizia”, cioè progettare e realizzare interventi edili compatibili con la vita. Lo scorso anno scolastico gli alunni delle quinte classi hanno elaborato un esempio di architettura sostenibile con il progetto di riqualificazione del nostro istituto utilizzando “tecnologie verdi” per il miglioramento dell’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili. Noi, in questo progetto abbiamo voluto studiare i vantaggi che comportano l’architettura sostenibile e l’uso di materiali naturali che ci permettano di vivere in armonia con “l’organismo edilizio”.
Sarebbe appropriato, considerare l’edificio come un involucro che funge da protezione, la nostra terza pelle: se l’ambiente in cui viviamo è salubre, la qualità della nostra vita migliora. In un futuro compromesso dai rifiuti e dal riscaldamento globale è essenziale progettare con un occhio di riguardo al nostro ecosistema. Basterebbe allargare gli orizzonti e abbandonare i materiali “classici” per occupare meno spazio nelle discariche, e per scoprire che non abbiamo bisogno dei mattoni o del calcestruzzo per costruire, ma è sufficiente del bambù, della paglia o della banale terra. In tre parole: COSTRUIRE SENZA DISTRUGGERE.