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La natura che costruisce

Il progetto didattico

L’invito a partecipare all’iniziativa del Politecnico di Milano ,denominata Policultura, ha subito suscitato l’interesse degli studenti i quali hanno voluto cimentarsi in una nuova progettualità che hanno sentito molto vicina a loro, sia per l’uso delle tecnologie informatiche sia per la libertà nella scelta dei contenuti, del format, del lavoro di gruppo.
Anche la decisione dell’argomento è nata dagli studenti, dai loro interessi e da un convegno ospitato dall’Istituto nel mese di Gennaio, al quale hanno partecipato eminenti architetti impegnati nel settore della bioedilizia e politici sensibili alle tematiche ambientali che, nelle loro città, hanno già realizzato interi quartieri ispirati ai criteri della sostenibilità.
Nella classe si è sviluppato un fermento e un entusiasmo tale per questi argomenti che la scelta è stata praticamente obbligata. Una prima ricerca è servita a mettere in luce i principali aspetti del tema e soprattutto la possibilità di “costruire” in maniera alternativa utilizzando materiali che sono molto presenti nella nostra realtà (come la paglia), ma che sono completamente estranei alle convenzionali tecniche costruttive.
La seconda fase ha visto gli studenti divisi in gruppi che hanno affrontato lo studio e la ricerca dei vari materiali in maniera molto attenta e collaborativa. Particolarmente proficuo si è rivelato il lavoro di coordinamento che ha visto i docenti di lettere e costruzioni lavorare tra loro e con gli allievi sempre nell’ottica della ricerca insieme. L’aspetto più problematico è stato quello dei “tempi” e la necessità di ottemperare anche agli altri impegni scolastici in un momento in cui la scuola pullula di iniziative: corsi di potenziamento, corsi di recupero, viaggi di istruzione, chiusura per la neve, ecc...
Il tutto è stato però superato dalla volontà di alcuni studenti che sono riusciti a fare da traino per la classe e a contagiare gli altri con il loro entusiasmo. E’ da sottolineare, infatti, che la sfida del concorso e del possibile premio è risultata assolutamente vincente e di supporto alla motivazione.
Dal punto di vista didattico il lavoro è stato sicuramente utile perché la ricerca è stata condotta in maniera molto personale, il coordinamento di ogni gruppo affidato agli stessi membri del gruppo, ogni step del progetto è stato discusso e condiviso, per cui tutti gli alunni si sono sentiti coinvolti e protagonisti del loro lavoro. E proprio l’aspetto della ricerca ha consentito di toccare argomenti e conoscenze impensate che ora sicuramente rientrano nel loro bagaglio culturale, ma soprattutto possono contribuire, poi, a determinare comportamenti e atteggiamenti diversi. Inoltre, alcuni studenti hanno utilizzato questo lavoro in funzione di un orientamento più convinto per il loro futuro.