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Demal ak jàmm: viaggio in Senegal

Dal punto di vista dell'insegnante

Conoscevo il Progetto Policultura, ma non avevo mai avuto possibilità di partecipare. Sono docente alfabetizzatrice in un Centro Eda, lavoro la sera con studenti adulti stranieri e con obiettivi di apprendimento linguistico da adeguare a tempi spesso stretti e ad esigenze certificatorie urgenti. Poco spazio dunque, e purtroppo, per sperimentazioni alternative. Quest’anno, però, l’occasione è giunta insieme a un nuovo Corso dedicato, per due ore settimanali, ad adolescenti che necessitano di un potenziamento in Italiano L2, anche in vista del prossimo esame di Licenza Media. Il loro livello è disomogeneo e va dall'A1 al B2 del Quadro Europeo di riferimento per le lingue. Ognuno di loro segue già un percorso scolastico, sia nel nostro Centro, sia in scuole superiori della zona, in convenzione con noi. Il mio compito è quello di potenziare e omogeneizzare un po' le competenze orali e scritte relative alla Lingua che per loro è non solo “seconda” ma anche “di studio”: comprensione orale e scritta applicata a materie disciplinari, produzione orale e scritta finalizzata alla formulazione di un pensiero consapevole su tematiche note e significative. Ho pensato che l’individuazione di un prodotto finale in grado di rendere “protagonisti” i ragazzi e di far leva sul loro interesse potesse stimolare la motivazione, il gusto della ricerca e soprattutto la scoperta di un metodo. Ho quindi proposto il Progetto Policultura e, data la comune origine senegalese degli studenti, insieme abbiamo deciso l’argomento di fondo: raccontare il loro Paese.
Nella fase iniziale ho verificato le effettive capacità informatiche e linguistiche degli studenti e ho messo a fuoco le abilità da rinforzare:
- l’uso autonomo del computer e dei programmi utili per realizzare presentazioni;
- la comprensione e la sintesi testuale;
- l’accuratezza dell’espressione orale.
Li ho guidati prima in piccole ricerche esemplificative sui paesi del territorio in cui vivono attualmente, il Basso Sebino.
Poi ci siamo concentrati sull'Africa, lavorando collettivamente al capitolo introduttivo, che ci ha dato la possibilità di esplorare e prendere familiarità con il motore 1001storia. Infine abbiamo scalettato il percorso relativo al Senegal e ogni ragazzo ha effettuato, quasi sempre in coppia, la ricerca sugli argomenti scelti, individuando i sottoargomenti, cercando e rielaborando immagini, musiche e notizie trovate su Internet. Una volta messi a punto i materiali, li abbiamo inseriti, dando forma alla narrazione, con innumerevoli prove, soprattutto per quanto riguarda le registrazioni audio, cambiamenti, modifiche. Il risultato non è certo perfetto, ma i ragazzi non avrebbero saputo dare di più.
Ringrazio il Dirigente Scolastico, Fabrizio Bettoni, che ha volentieri autorizzato la nostra partecipazione al Progetto; ringrazio il responsabile tecnico dell'IC, Carmelo Lo Conte, che ha perfezionato alcune potenzialità del Laboratorio informatico e ci ha facilitato un po' il lavoro; ringrazio il mediatore culturale Abdourahmane Gaye, che ci ha regalato il suo tempo per darci utili consigli.
E ringrazio gli studenti, che spero facciano tesoro dell'esperienza!