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Parole, parole, parole...

Introduzione

"Parole, parole, parole..." è un progetto che prende le mosse dall'attualità, in cui tutto diventa parola, ma poco è parola per davvero. Nell'ambito del percorso, infatti, abbiamo colto una polarità tra il valore della parola in età arcaica, quando rivelava la verità, e oggi: è evidente che, ai giorni nostri, la parola venga spesso meno alla propria funzione. Per la prima parte della narrazione, abbiamo quindi deciso di recuperare i presupposti della comunicazione (sempre validi) e di valutarne le implicazioni nella classicità. Queste risultano differenti nell'ambito del linguaggio delle origini rispetto a quello attuale; tale scarto significativo si inserisce nel processo di formazione della nostra cultura occidentale. In particolare, la pratica democratica, aspetto di grande interesse per il mondo di oggi, non può prescindere dall'esercizio della dialettica, come dimostra l'esperienza ateniese del V secolo a.C.. L'evoluzione dei linguaggi comunicativi, inoltre, non è stata lineare, con tendenze riprese o contraddette nell'arco dei secoli: l’analisi del messaggio pubblicitario, per esempio, evidenzia la progressiva abdicazione della parola a vantaggio dell’immagine. E' invece possibile sottolineare come nella musica d'autore la tendenza sia in parte contraddetta: la parola, sostenuta dalla musica, diviene il veicolo per la discussione dei valori della società contemporanea. Ci siamo proposti di valutare analogie e differenze nell'uso e nella percezione della parola in vari ambiti ed epoche, mettendo in luce gli snodi secondo noi imprescindibili.