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Parole, parole, parole...

Il progetto didattico

Un'esperienza del tutto inedita, per la docente e per la classe, ha subito interessato e incuriosito gli studenti, frequentanti una prima classe di liceo classico, molto motivati e seriamente intenzionati a costruire un percorso culturale e formativo valido e stimolante.
Nel ginnasio la classe aveva compiuto studi sui linguaggi della comunicazione, soprattutto cinema, teatro, musica; la proposta è stata quindi recepita come la prosecuzione di un approfondimento sulle tecniche comunicative, nel confronto fra passato e presente.
1. L'intenzione era progettare non solo una ricerca interdisciplinare, ma uno spazio di riflessione su un argomento che interessa intrinsecamente la formazione liceale, e i cui effetti, nell'approccio col mondo attuale, travalicano l'ambito scolastico, per divenire parte integrante di un vivere civile critico e consapevole.
2. La classe, dopo un'iniziale discussione, per focalizzare la natura del progetto ed il suo contenuto, ha spontaneamente suddiviso in gruppi i compiti e gli ambiti della ricerca, guidata dalla docente coordinatrice. Aver subito individuato lo scopo della narrazione ha aiutato il gruppo classe ad orientarsi con più efficacia nella prima fase del progetto, dedicata alla ricerca delle argomentazioni, svolta prevalentemente online, ma anche attraverso la lettura di testi considerati imprescindibili per l'approfondimento degli argomenti.
3. Anche il momento della discussione dei contenuti della narrazione è stato molto importante: l'intenzione espositiva e argomentativa ha richiesto, dopo l'analisi, alcuni interventi di sintesi, che sono stati sempre esaminati collettivamente, rivisti e risistemati, ed hanno fatto scaturire negli studenti una crescente ed autonoma competenza critica, applicata nella selezione dei contenuti argomentativi e nella loro sintesi espositiva.
4. Gli argomenti ed i sottoargomenti sono stati modellati, nella loro presentazione, pensando all'intenzione argomentativa e insieme multimediale del prodotto finale, inserendo immagini e ricercando un'adeguata colonna sonora; ciò ha stimolato negli studenti la competenza nel costituire relazioni fra i campi della ricerca, funzionale ad un prodotto ricco di suggestioni, ampio e insieme facilmente fruibile, agile nella consultazione, ma anche preciso nelle descrizioni e nei riferimenti.
In questa fase, particolarmente utile, anche se di breve durata, è stata l'esperienza della creazione di un gruppo di lavoro sulla piattaforma Moodle, poiché ciò ha permesso di attingere ad un deposito di risorse, link multimediali e contenuti altrimenti difficili da reperire e organizzare.
5. Infine, l'implementazione del piano editoriale nella piattaforma 1001storia ha richiesto competenze digitali nel trattamento dei file audio e nella sincronizzazione; in questa fase si è potuto assistere ad una condivisione delle conoscenze pregresse di un gruppo di studenti con i colleghi meno esperti, e, al termine del percorso, quasi tutta la classe era a proprio agio anche con gli strumenti multimediali. Importante, in questo momento, è stata l'abilità di critica ed autocritica, attraverso un uso consapevole dello strumento 'anteprima'; molti studenti hanno rivisto online il proprio prodotto, aggiungendo ulteriori contributi iconici o limando la parte espositiva, con l'obiettivo di un maggiore coinvolgimento del fruitore.
Anche la registrazione delle tracce audio ha richiesto un controllo sulla dizione degli studenti, che sono giunti spesso ad un risultato efficace anche nelle competenze vocali.