Chiudi anteprima

Viaggio semiserio nel mondo delle streghe

Perchè le streghe?

La strega, come fenomeno sociale, e lungi da morbosi risvolti esoterici, ha spesso carpito la curiosità di studenti di ogni età in relazione alla sua origine, alle modalità delle persecuzioni, alla stregoneria locale. La strega antica, quella della storia, era una semplice contadina, a volte anche una nobildonna, che semplicemente esponendo il suo pensiero, anche con altre donne, creava disagio sociale per coloro che non avevano diritto di parola e a cui non venivano chieste opinioni. Le classi sociali alte e governanti dovettero dare un freno a questo fenomeno e lo fecero assieme alla Chiesa, che accusava queste donne di usare la magia per irretire gli uomini ai loro favori, accusandole di praticare riti demoniaci per ricevere importanti poteri e alimentando quella che sarebbe diventata l'idea della strega nell'immaginario collettivo: "una donna, per lo più dalle brutte fattezze, per giustificare il suo stare sola in un antro, dedita alle arti magiche, maestra di pozioni e filtri che creava nel suo calderone, rimestando perennemente con ingredienti improbabili".
Questa, in linea di massima, la lettura data al fenomeno della strega, una lettura sociologica e antropologica, che più in generale può essere riferita all'analisi e alla comprensione della diversità e all'esclusione.
La repressione, per fortuna, è lontana e ora esistono solo riferimenti alle streghe nella moda, nella letteratura, nel cinema.
Il lavoro presentato dalla classe II D nasce come esigenza di sperimentare nuove pratiche didattiche sia in classe che in orario pomeridiano.
La partecipazione al concorso è stata proposta, si è scelto insieme l'argomento, sulla base delle tematiche che i ragazzi hanno ritenuto più interessanti, dall'inizio del percorso scolastico avviato.
Bisogna dire che, appartenendo gli alunni alla generazione dei maghetti resi famosi dalla moderna letteratura per ragazzi, è stato abbastanza facile trovarli concordi sulla scelta dell'argomento. Didatticamente il bisogno più evidente degli alunni è quello di staccarsi dal modo tradizionale di apprendere e utilizzare una metodologia che li coinvolga e li prepari ad un tipo di verifica dei propri risultati non convenzionale, per superare il blocco emotivo delle verifiche tradizionali.