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Il Mito e la Scienza

Il Mito e la Scienza

Il progetto didattico che si è tradotto nella narrazione multimediale nasce principalmente dalla volontà di sperimentare un’ esperienza di apprendimento informale e pluridisciplinare che riferita ad una tematica trasversale, come quella del mito e le scienza, raccorda pienamente diverse competenze.
Il progetto didattico ha coinvolto la classe nella sua interezza, ha contribuito a consolidare le abilità cognitive di elaborazione dei contenuti, quelle pratiche e relazionali dei nostri alunni, già rilevate attraverso l’uso costante della Lim e dei Netbook di cui si è potenziato il loro utilizzo. Gli strumenti informatici, infatti, sono stati il mezzo attraverso i quali si è concretizzata tutta l’esperienza didattica della narrazione. La ricerca delle immagini, la relazione delle esperienze di laboratorio e l’elaborazione delle illustrazioni hanno avuto lo scopo di documentare attivamente le fasi di lavoro. A questo scopo abbiamo lavorato, attraverso l’apprendimento reticolare che viene esplicitato non a caso, con la pratica associativa delle informazioni e delle immagini.
Dopo la prima fase spettante l’individuazione del tema, si è passato alla strutturazione delle attività da svolgere in classe e nel laboratorio di scienze. Si è privilegiato il lavoro in aula rispetto all’assegnazione a casa di alcuni compiti, poiché l’utilizzo degli strumenti “di lavoro” ha consentito il confronto continuo e costante fra i ragazzi. Nel laboratorio di scienze, la classe ha osservato empiricamente gli aspetti naturali degli elementi, acqua e fuoco. Sono stati utilizzati degli strumenti diversi (voltametro di Hofmann…) a seconda degli esperimenti effettuati, si è proceduto attraverso il metodo scientifico e induttivo, il quale ha fornito alla classe le informazioni necessarie alle conclusioni da teorizzare. I dati osservati sono stati successivamente organizzati attraverso la predisposizione di materiale facilmente elaborabile e consultabile, si è preferito infatti lavorare da subito con le relazioni tradotte in dialoghi correlate da documentazione fotografica e da illustrazioni realizzate da alcuni di loro. Sia per gli argomenti che per i sottoargomenti si è privilegiata la forma dialogata al fine di coinvolgere il loro linguaggio informale e che ha risposto pienamente alla curiosità dei ragazzi. E’ da sottolineare che il lavoro presenta stralci di una attività di laboratorio più ampia.
Uguale procedura ha avuto la parte relativa al mito che è stata anch’essa valutata e rielaborata per la narrazione. Dopo questa prima fase, si è passati alla selezione delle informazioni più significative e alla messa a punto della narrazione e della registrazione vocale dei ragazzi. Per quanto riguarda la narrazione parlata si è deciso di individuare un personaggio mitico che facesse da raccordo tra il mondo del mito e della scienza, Cronos, rielaborato graficamente da una delle nostre alunne. Cronos rappresenta il tempo infinito nato nel Caos informe dell’universo primordiale che ci ha accompagnato nella narrazione storica e scientifica; il personaggio mitico è riuscito ad assecondare le richieste e l’ interesse dei ragazzi che di volta in volta gli hanno rivolto interrogativi a volte ironici.
Dal punto di vista dell’autonomia gli alunni hanno sviluppato una maggiore autostima e fiducia nelle proprie capacità, è da sottolineare che sono stati in grado di eseguire attività inerenti al progetto in un atteggiamento positivo e costruttivo. La puntualità nell’eseguire il lavoro progettuale e la consegna hanno contraddistinto la riuscita dell’attività didattica. Sono state potenziate le abilità senso- percettive e socio relazionali ma anche l’area linguistica, logica e antropologica. È stata particolarmente curata l’esposizione orale dei risultati dell’attività di esperienza del lavoro individuale e di gruppo. Questa continua valutazione ha permesso di verificare costantemente l’autonomia acquisita e le competenze raggiunte. Attraverso l’apprendimento informale di questa esperienza, i nostri alunni hanno accresciuto senza dubbio l’autovalutazione e il piacere di condividere e collaborare tra di loro in contesti interattivi e cooperativi.