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Talamona come vuoi ToUr

Il progetto didattico

Il progetto “Talamona come vuoi ToUr” nasce dall’idea di far scoprire o riscoprire il proprio territorio agli alunni di classe terza e non solo.
Ma la cosa che lo differenzia rispetto ad altri lavori di ricerca storico-culturale è la modalità di erogazione dei contenuti appresi: il podcast.
Perché?
Ritengo sia un’opportunità ancora poco usata in ambito scolastico, almeno dalle mie parti, io insegno in una scuola a tempo pieno della bassa Valtellina, in provincia di Sondrio. È una modalità invece ricca di valenze positive sia per chi fa il podcast sia per chi lo utilizza.
Con queste certezze partiamo già a settembre a scoprire alcuni luoghi di Talamona. Prima di tutto ci facciamo dire dai bambini quali secondo loro potrebbero essere i “posti” da visitare e da conoscere; la lista è molto lunga quindi procediamo per gradi. Casualmente vengo a sapere che una volontaria della biblioteca comunale di Talamona, esperta in storia locale, è disposta a far parte del progetto, gratuitamente; colgo al volo questa opportunità che poi si è rivelata di fondamentale importanza per lo svolgimento dell’intero progetto.
Le uscite sul territorio appassionano i bambini che armati di penna e block-notes appuntano tutto ciò che sentono raccontare da Lucia e da altre persone che hanno arricchito i nostri viaggi con le loro testimonianze.
Al rientro in classe dopo ogni uscita, i bambini in gruppo riordinavano gli appunti per dare loro forma. Inizialmente si è reso necessario il mio intervento per spiegare loro come fare: ho utilizzato le mappe e giochi di riordino di frasi. Ogni volta però diventavano sempre più abili ed esperti. A novembre erano già in grado di crearsi da soli una mappa e di stendere il relativo testo informativo.
Ma non solo: ogni volta che tornavano a casa li aspettavano i genitori per farsi raccontare cose nuove sui posti visitati e loro prontamente fornivano indicazioni. Quando rientravano in classe ero bersagliata da frasi tipo : “Lo sai che la mia mamma non sapeva che quel tipo di finestra si chiamasse proprio così?” “La mia famiglia va sempre in quel posto ma non sapeva che San Girolamo avesse fatto quelle cose!” e via dicendo.
Le leggende hanno appassionato molto e mi sono servite per far capire loro che sono dei racconti molto antichi che fanno parte della nostra tradizione.
“Ma sono vere?” mi ha chiesto un alunno. “In parte, perché uniscono alcuni fatti veri, realmente accaduti e documentati, con racconti fantastici, irreali, belli da ascoltare”.
“Per fortuna altrimenti io non vorrei trovarmi davanti all’Anima danada, fa proprio paura!”
Molto importante sul piano didattico è stata anche la serata di presentazione del progetto alle famiglie e alle autorità locali: i bambini si sono sentiti importanti e sono maturati sotto il profilo psicologico: hanno imparato a controllare l’emozione e a parlare in pubblico lentamente scandendo bene le parole.
Al termine della serata hanno ricevuto i complimenti dal sindaco e dall’assessore all’istruzione che ha ricordato loro l’importanza di conoscere le proprie radici per poter costruire una vita futura.