La narrazione “Sogni, amore e Rock’n’Roll prende spunto dalla lettura di un testo di Mario Calabresi analizzato recentemente in un laboratorio di lettura “Cosa tiene accese le stelle”. L’autore ritiene di trovarsi nel periodo peggiore della storia Italiana e dopo mezzo secolo in cui si sono avvicendate conquiste straordinarie, oggi i sentimenti e gli umori più diffusi del paese sono la sfiducia e il fatalismo; gli anziani hanno nostalgia del passato, i giovani si rassegnano alla mancanza di prospettive.
Per definire questo malessere e capire le soluzioni gli alunni hanno ripercorso le memorie passate, con l’aiuto dei loro nonni, hanno organizzato fonti e documenti sulla storia del dopoguerra in loro possesso, articolando la narrazione come un grande viaggio per cercare di tenere accese la fantasia, i sogni, e tentare di non tenere la testa bassa, nemmeno quando è buio, proprio perché i nostri nonni sono riusciti ad emergere dalla guerra , il male peggiore.
Si sono analizzati i processi che portarono l’Italia al decollo economico e sociale, alla trasformazione da vecchio paese, prevalentemente agricolo, alla nascita di una potenza industriale. Sono anni di mutamenti rivoluzionari ed incessanti nel costume, negli stili di vita, nella cultura. La Fiat ha messo in produzione nel 1954 la 600 motorizzando gli italiani ed abituandoli alle cambiali.
La società scoprì la modernità domestica, con il frigorifero e gli altri elettrodomestici, e si introdussero novità anche nella gestione del tempo libero.
Il crescente benessere portò le giovani generazioni ad acquisire desiderio di trasgressione e di libertà.