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Sogni, amore e Rock 'n' Roll

Il progetto didattico

La narrazione multimediale intitolata “Sogni, amore e rock ‘n’ roll” è stata sviluppata dagli alunni di una terza di scuola secondaria di primo grado che hanno approfondito lo studio di un momento storico particolare, in cui il nostro paese esce da un periodo di guerra ( la seconda guerra mondiale) e ritorna a sperare in un futuro migliore. Tra sogni e grande volontà di rinascita si delinea una nuova Italia, un po’ americanizzata, amante del nuovo, dell’originale, della musica straniera, dei nuovi balli che impazzano e della voglia di libertà e di felicità.
Nella prima fase del lavoro attraverso un brainstorming, la classe ha individuato il tema. Si è partiti alla ricerca del materiare grezzo. Si è proceduto alla prima verifica del materiale. in possesso, e la classe è stata invitata a esporre il suo pensiero su come redigere il piano editoriale.
Dalla discussione è emerso che molti alunni hanno ancora alcuni nonni o bisavoli in vita che spesso narravano la loro adolescenza in particolare il periodo in esame.
Così abbiamo invitato i nonni a raccontarci la loro storia personale selezionando le notizie utili alla nostra narrazione.
Sono state preparate domande pertinenti per essere quanto più aderenti all’argomento; spesso i nonni iniziavano a raccontare e si facevano prendere dalla foga dei ricordi e così i ragazzi stessi li rimettevano in riga, facendoli rientrare nell’argomento iniziale.
Tutti gli alunni hanno raccolto informazioni, commenti, hanno ampliato le notizie con ricerche storiche di fonti e di documenti.
Le notizie sono state analizzate attraverso la LIM da tutta la classe e sono state selezionate quelle più importanti.
In una fase successiva gli argomenti sono stati catalogati e si è proceduto a redigere il piano editoriale che forse è stato il momento più critico di tutto il lavoro. Le notizie erano tante e quindi era necessario preparare una scaletta con i temi fondamentali.
Finalmente tutti insieme abbiamo individuato nomi e titoli e si è passati ad assegnare il lavoro di costruzione dei percorsi individuati.
La classe si è divisa in gruppi avviando la narrazione. All’interno dei gruppi, che sono stati lasciati liberi di esprimersi e di scegliersi, tutti hanno fatto tutto a rotazione e cioè hanno cercato immagini, preparato testi, li hanno corretti, e per ogni gruppo si sono individuati alunni che sono stati di supporto nella revisione finale.
Tutti gli argomenti, le immagini, i testi, sono stati visionati da tutta la classe che ha espresso il proprio pensiero sulla narrazione. Con queste scelte io ho sottoposto gli alunni ad una fase di apprendimento costruttivista e ho determinato in loro l’acquisizione di abilità comunicative e logiche, benefici finali che hanno riguardato soprattutto i soggetti fragili, demotivati, con poca fiducia personale e ne hanno assicurato la loro inclusione nel gruppo classe. Tutti gli alunni si sono messi in gioco, registrando le loro voci, ripetendo le registrazioni; l’inserimento dei testi, delle immagini e delle registrazioni sono stati prodotti nell’ambiente scolastico con la LIM. Le ore di lezione antimeridiane che avevamo ritagliato per sviluppare la narrazione non sono state sufficienti, per cui abbiamo utilizzato qualche pomeriggio per la revisione finale.