Le difficoltà di insegnare in un Istituto Professionale alberghiero, è innegabile, sono state quelle di motivare gli alunni allo studio della Matematica : “ ma cosa mi interessa fare espressioni, equazioni e disequazioni? Io voglio diventare uno chef, un barman, una pasticciera…!!!” Andavano ricercate motivazioni forti , ma quali? Hai voglia a dire loro che “… la matematica oggi permea ogni ambito del sapere. Usiamo, inconsapevolmente, algoritmi matematici quando inviamo immagini dai nostri telefoni cellulari, o quando i motori di ricerca ci dispensano risposte a qualsiasi tipo di richiesta, pescando in tempi infinitesimali fra le migliaia di miliardi di pagine nella rete. I modelli matematici forniscono una rappresentazione esemplificativa e funzionante di sistemi reali (fisici, biologici, economici o sociali). Essi vengono usati quotidianamente per formulare previsioni meteorologiche su scala continentale, regionale o locale; per prevedere e mitigare il rischio derivante da terremoti, inondazioni, o processi di inquinamento ambientale; per capire meglio come funziona il nostro corpo, come prevedere l'insorgere di malattie e come curarle; perfino come farci vivere meglio il nostro tempo libero e aiutare gli atleti a migliorare le loro performance agonistiche….” (cit. Alfio Quarteroni)
Ma agli studenti del professionale queste belle parole, queste realtà bastano? Assolutamente no! E allora si è cercato di trovare agganci diciamo così matematici in ambito … culinario e professionale. Si è pensato di sviluppare metodologie e strumenti didattici capaci di valorizzare la didattica laboratoriale e l’apprendimento centrato sull’esperienza o sul loro provenire da paesi diversi, per lingua e cultura, dall’Italia, stimolando la curiosità e l’attitudine alla collaborazione da parte degli allievi.