Barcellona è una città magica e quasi esoterica dove le sorprese, la giocosità e il colore si percepiscono in ogni angolo e in ogni strada, soprattutto in quelle in cui si affacciano i lavori dell'architetto catalano Antoni Gaudì. Gaudì ha ricamato la città di Barcellona con le sue opere innovative, di apparente irregolarità e di stravagante fantasia; opere che sembrano dettate dal caso, che potrebbero apparire assemblate con forme naturali senza alcuna regola e senza alcuna coerenza. In realtà, Gaudì costruisce con grande scientificità e rigore: le sue opere d’arte trasudano formalizzazioni matematiche e geometriche non evidenti al primo impatto.
A Barcellona la matematica è in ogni angolo: a Villa Guell, nelle case Batllò e Milà, nelle slanciatissime volte della Sagrada Familia, nelle parabole e nelle catenarie degli archi e delle coperture di quasi tutte le opere di Gaudì. L'architetto utilizza fondamentalmente due curve matematiche simili nell’aspetto ma matematicamente diverse: la parabola e la catenaria, combinate per formare architetture armoniche e funzionali.