L’elaborazione della narrazione multimediale “Le curve di Barcellona” è stata affrontata dalla classe 4Bpni del liceo scientifico Grassi di Lecco con impegno ed entusiasmo. Essa si è integrata armonicamente nell’attività didattica curricolare sia perché è stata occasione di approfondimento di alcuni contenuti del programma, sia perché ha permesso di valorizzare il viaggio di istruzione a Barcellona effettuato dalla classe dal 3 al 6 marzo 2013.
Gli obiettivi “matematici” del lavoro sono stati chiari fin dall’inizio: applicare i concetti di derivata e di equazione differenziale (introdotti solo da un punto di vista numerico con l’utilizzo di Matlab) per ricavare l’equazione della curva catenaria. Più approssimativa era invece la collocazione del punto precedente all’interno del l’esperienza del viaggio a Barcellona, incentrato sulla visita di alcuni edifici di Gaudì le cui soluzioni architettoniche sono strettamente correlate agli oggetti matematici studiati. Solo dopo aver effettuato il viaggio, gli studenti hanno cominciato a strutturare la narrazione in modo organico e si sono scontrati con qualche difficoltà progettuale (le abilità e le competenze richieste sono diverse da quelle normalmente perseguite nell’attività didattica) e tecnica.
Dopo una prima fase, condotta dalla docente, di presentazione del progetto e introduzione dei contenuti matematici necessari, gli studenti della classe si sono suddivisi in gruppi che hanno lavorato su obiettivi diversi:
1. L’architetto Antoni Gaudì e la città di Barcellona: informazioni, immagini e suoni
2. Breve raccolta di informazioni su curve e superfici utilizzate da Gaudì
3. Rielaborazione e stesura della definizione “numerica” di derivata e primitiva di una funzione
4. Determinazione dell’equazione differenziale della curva catenaria a partire dalla sua definizione “fisica” (forma assunta da una catena sospesa per gli estremi)
5. Integrazione dell’equazione differenziale
La suddivisione in gruppi è avvenuta in modo spontaneo, sulla base delle attitudini e degli interessi degli studenti; i gruppi hanno costantemente interagito tra loro in modo produttivo. Tutti hanno lavorato in modo decisamente apprezzabile nella parte iniziale e centrale del lavoro, la parte finale, quasi interamente dedicata a “caricare” testi, immagini e audio sulla piattaforma, è risultata meno coinvolgente. In particolare gli studenti hanno evidenziato come penalizzante per il risultato finale il fatto di non poter inserire video e animazioni.
All’attività vera e propria, esclusi la parte introduttiva e il viaggio d’istruzione, sono state dedicate quattordici ore, tutte effettuate in laboratorio di informatica, sette prima del viaggio di istruzione e sette dopo. Per evidenti ragioni didattiche, non è stato possibile andare oltre questo monte ore e questo è andato a scapito di una presentazione ben equilibrata e accattivante del progetto; tuttavia i risultati didattici ottenuti sono decisamente positivi, tra essi:
1. L’acquisizione del significato geometrico di derivata e di integrazione di una semplice equazione differenziale, a prescindere dalle definizioni dell’analisi.
2. Mettere in evidenza un collegamento interdisciplinare tra matematica e arte
3. Fare esperienza di un’attività di apprendimento svolta sotto la guida dell’insegnante, ma in sostanziale autonomia.
4. Fare esperienza di un’attività svolta in gruppo, che ha valorizzato le specificità di ognuno