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Ledonneicavalieril'audaceimpresa

Il progetto didattico

Non ci sono molti modi per avviare gli studenti del quarto anno alla lettura dell’Orlando Furioso, alla complessità del suo intreccio, alla molteplicità dei temi, alla sua multiforme materia poetica. Quale che sia il taglio prescelto l’esperienza ‘testuale’ non potrà che essere limitata, anche più di quanto normalmente non accada per ogni opera e per ogni autore dissezionato nei percorsi antologici della scuola. E’ parso perciò opportuno approfittare ancora una volta del motore 1001/storia e della sua struttura ad albero per tentare di districare, almeno parzialmente, la incredibile matassa dell’entrelacement ariostesco, proprio attraverso una ripartizione delle mille storie in esso contenute nel repertorio multiplo dei suoi personaggi. Non che al progetto mancasse una dimensione di gioco, così essenziale del resto allo stesso capolavoro, giacchè il compito di ciascun discente era quello di seguire un personaggio nel lungo e tortuoso percorso assegnatogli nella trama dell’opera, studiarne le caratteristiche, se non il carattere, e appropriandosene farlo parlare in prima persona, così svelando il gioco creativo dell’Autore e, in qualche caso, divertendosi nel manometterlo. Sul piano didattico l’esperienza andava nella doppia direzione dello studio del personaggio e dell’esercizio di scrittura, e, quali che fossero gli esiti che singolarmente si potessero raggiungere, la realizzazione della narrazione, nel suo aspetto di ‘opera’ collettiva, rifinita col contributo ‘specialistico’ di singole e promettenti competenze, costituiva di per sé un obiettivo formativo stimolante e di un certo impatto sulla motivazione alla lettura, anche a volerne considerare gli effetti ex post, quando cioè la fruizione del prodotto finito a distanza di tempo può trasmettere spunti e suggestioni rimaste inosservate al momento della realizzazione. Il lavoro è stato portato a termine essenzialmente nella dimensione del ‘compito a casa’, con qualche riunione di ‘redazione’ nel laboratorio informatico della scuola. Le ricerche iconografiche avrebbero avuto bisogno di più tempo e così i problemi di trattamento delle immagini. Avessimo avuto più tempo, avremmo visitato la bella mostra ‘Donne, cavalieri, incanti, follie. Viaggio attraverso le immagini dell’Orlando Furioso’ , sulla fortuna figurativa del poema dal sedicesimo secolo ai giorni nostri , curata dal laboratorio CTL della Scuola Normale di Pisa.