Il lavoro “ La città e il mare” è nato con la finalità di approfondire la conoscenza delle proprie radici storiche e culturali come dice l’autore Mario Camilletti:”è giusto che proprio nell'età in cui si incomincia a conoscere il mondo, qualcuno ci racconti il nostro passato, non solo quello familiare, ma anche e soprattutto quello di cittadini, di <cives>, da cui formare il nostro senso di appartenenza, la nostra cultura”. Abbiamo lavorato seguendo il metodo della ricerca e della conseguente stesura di un testo, inoltre abbiamo fatto uso delle tecnologie informatiche a cui i ragazzi sono abituati in classe con la LIM. Attraverso la collaborazione interdisciplinare tra le insegnanti di lettere, tecnologia e scienze si è realizzato un lavoro in cui i ragazzi hanno potuto fondere insieme i linguaggi specifici delle singole discipline dando vita ad un prodotto multimediale.
Il progetto didattico si è articolato nelle seguenti fasi:
Prima fase: abbiamo letto il libro "Civitavecchia raccontata a mio figlio" del Prof. Mario Camilletti e realizzato ricerche inerenti all'argomento e disegni delle architetture più significative.
Seconda fase: si decide di impostare tutta la narrazione mantenendo lo stile narrativo dell'autore (dialogo tra padre e figlio) e di inserire nuovi personaggi utili alla drammatizzazione di alcuni fatti storici.
Il racconto è stato diviso in sei capitoli principali:
1) LA NASCITA DI CENTUMCELLAE
2) MAMMA LI TURCHI
3) LE ARCHITETTURE CHE HANNO DATO LUSTRO ALLA CITTA'
4) IL GHETTO
5) IL 14 MAGGIO 1943
6) UNA BELLA STORIA
Terza fase: abbiamo effettuato delle uscite didattiche per conoscere meglio i luoghi dove si sono svolti i fatti e registratole scene più salienti del racconto.
Quarta fase: abbiamo effettuato la registrazione della narrazione ed inserito i materiali nel motore 1001 Storia.
Tutte le attività hanno previsto la divisione in gruppi di lavoro flessibili e i ragazzi sono stati protagonisti di ogni singola fase: redazione dei testi, recitazione, scelta dei personaggi, realizzazione dei disegni, ricerca delle fotografie, creazione delle didascalie. Questa metodologia ha permesso di coinvolgere anche gli alunni più timidi e con difficoltà di comunicazione. Inoltre la stesura dei testi su file di word, la registrazione con microfono sul computer, l’inserimento dei dati sul motore di ricerca “1001 storia” hanno migliorato le competenze tecniche informatiche degli alunni, di solito finalizzate al gioco, facendo scoprire loro la possibilità di fare cultura divertendosi. Le insegnanti sono state molto soddisfatte del lavoro svolto, grazie anche alla possibilità di utilizzare le ore pomeridiane del tempo prolungato da sempre dedicato all'uso di metodologie innovative.