Sin dai tempi dei Romani la penisola italica è stata attraversata linguisticamente da varianti diatopiche estremamente eterogenee che hanno determinato un substrato culturale necessariamente fertile al formarsi di idiomi molteplici. Queste vere e proprie lingue, nel corso dei secoli, sono confluite nelle parlate locali delle regioni dello Stivale, ognuna con le proprie peculiarità, le proprie regole e la propria grammatica. Ma anche la propria cultura, la propria Storia di popolo; un’identità civile e antropologica racchiusa dalla lingua come in uno scrigno: per tale motivo il progetto si propone di rendere accessibile il dialetto agli alunni, i quali, dopo un ventennio di demonizzazione della lingua siciliana, sono divenuti per la stragrande maggioranza quasi unicamente italofoni. Offrire loro la chiave di volta per schiudere il forziere di un tesoro culturale di inestimabile valore, tramite l’analisi di una festa popolare, quella di S. Lucia, che rappresenta ad oggi un ponte tra passato e presente, tra tradizione ed innovazione, per conoscere da dove veniamo e immaginare dove potremo andare.