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Zero , verso l'infinito e oltre...

Il progetto didattico

Le nuove indicazioni per il Curricolo sottolineano come tra le competenze chiave definite dal Parlamento Europeo nelle Raccomandazioni del 18 dicembre 2008, sia presente la competenza “matematica e competenze di base in scienza e tecnologia”, e nella parte dedicata alla matematica – scuola primaria – si specifica come le conoscenze matematiche sviluppino le capacità di mettere in stretto rapporto il “pensare” e il “ fare”. E' poi esplicitamente indicato come sia necessario un approccio complesso, ricco di stimoli, fatto di discussioni, ricerca, congettura per guidare i bambini alla soluzione di situazioni problematiche. E' infatti previsto come traguardo per lo sviluppo delle competenze per la scuola primaria, che il bambino “ sviluppi un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici, che ha imparato a utilizzare, siano utili per operare nella realtà”.
Intorno allo Zero, dalla classe prima abbiamo svolto diverse esperienze, prima conoscendolo come insieme vuoto, come assenza di quantità. Poi abbiamo imparato che l’assenza di qualcosa è spesso utile per mettere in rilievo l’importanza di ciò che c’è ( per esempio in musica i silenzi e i suoni). In classe seconda poi abbiamo esplorato le basi con cui è possibile contare e l’importanza dello zero, è stata ben compresa come elemento indispensabile in un sistema posizionale. Ogni volta poi che abbiamo incontrato Lo Zero ci siamo soffermati sulla sua funzione e il suo significato. Lo zero ha cominciato ad essere qualcosa di molto importante. Da zero si parte per contare,( dall’anno Zero si è partiti per il calendario), a zero gradi l’acqua ghiaccia, con la campagna “zero rifiuti” anche noi possiamo tenere più pulita la nostra città e risparmiare risorse. L’attività di Policultura , ci ha stimolato a raccogliere e riordinare le esperienze fatte, e iniziarne di nuove. Prima di tutto abbiamo cercato di ricostruire cosa sapevamo noi dello Zero e in quali occasioni lo abbiamo incontrato. Per mettere ordine abbiamo raccolto le immagini, le abbiamo selezionate e abbiamo cercato di ricostruire con brevi narrazioni, quale significato avevano per noi. Per riordinare abbiamo diviso l’argomento in quattro ambiti e ci siamo divisi in quattro gruppi. I gruppi hanno poi deciso come suddividere ulteriormente il proprio argomento individuando i sottoargomenti.
Ogni gruppo ha selezionato le immagini già prodotte e/o ne ha prodotte di nuove per rendere il racconto più chiaro. Poi si è proceduto alla stesura di piccoli testi per spiegare le immagini. Poiché i gruppi lavoravano separatamente, è stato necessario fornire ogni gruppo di un netbook o di un tablet, così usando spazi in remoto, potevamo visualizzare sulla lim in tempo reale i prodotti che ogni gruppo stava componendo. Prevalentemente abbiamo usato Lino.it e Dop box.
Il primo vantaggio che è emerso è stata relativa al valore dell’organizzare le attività in vista di una documentazione, per altri ma anche per noi stessi come memoria di un percorso. Altro elemento positivo è stato il lavoro di gruppo, la discussione la necessità di mediazione e di scelta che ognuno deve fare per concludere il lavoro. Altro valore aggiunto è che si è lavorato su un problema reale, condiviso ( visto che tutti i bambini avevano accettato di partecipare al progetto) e che si è lavorato in modo concreto su una competenza: quella digitale ( elaborazione di testi, immagini e file audio ).