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La Mummia Usai

Il progetto didattico

L'esperienza si è suddivisa in diversi momenti:
- rielaborazione in aula della uscita didattica: dialogo libero attraverso ricordi mnemonici della successione degli eventi (partenza in treno, tempi di percorrenza, tragitto a piedi verso il museo..)
- decisione della modalità e delle caratteristiche del laboratorio
- individuazione delle "tappe" del laboratorio e definizione delle stesse:
- formazione dei gruppi, assegnazione degli incarichi all'interno di esso e discussione libera per chiarire il tema del disegno di ognuno
- attuazione del disegno assegnato
- narrazione di quanto disegnato
- predisposizione della registrazione con alcune prove
- digitalizzazione dei testi in classe con esperta : a coppie ogni alunno dettava a chi scriveva alla tastiera ciò che aveva scritto, e viceversa.

L'esperienza si è svolta nell'arco di cinque interventi alcuni all'interno della classe o nel laboratorio informatico della scuola con l'esperta e altri durante il normale svolgimento delle attività settimanali, durante la mattina.
Un primo incontro di presentazione dell'esperta che ci avrebbe accompagnato; due momenti di lavoro a gruppi; un altro di scrittura dei brani ; un altro ancora di registrazione; uno successivo di scrittura al PC; un ultimo per visionare il risultato ottenuto.


L'esperienza è stata attuata con grande entusiasmo poichè i metodi di lavoro usati hanno consentito un diverso approccio alla materia.
Attraverso l'utilizzo trasversale delle conoscenze storiche, linguistiche e artistiche i bambini si sono immedesimati emotivamente apprezzando quanto sia affascinante ed educativo conoscere e apprezzare il punto di vista dell'altro.
Pensare di "essere Usai" , immaginare come viveva, cosa amava, cosa poteva provare nel "sentirsi" guardato da tante persone dentro la teca del Museo, ha fatto sì che i bambini si domandassero: "Ma io come avrei reagito? Cosa avrei pensato?" mostrando capacità di empatia interessanti.
Inoltre l'utilizzo di un registro linguistico diverso dal più usato raccontare e scrivere in prima persona ha permesso di affrontare un argomento abbastanza ostico nel percorso di quarta. La trasformazione di un testo dalla terza persona alla prima, o viceversa è un'attività stimolante. Richiede diverse competenze: saper utilizzare i verbi, saper trasformare una frase cambiando aggettivi, avverbi o addirittura la struttura stessa.

Da ultimo questa esperienza ha approfondito modalità già in uso ( ad esempio il lavoro di gruppo, la discussione, il decidere all'interno di un gruppo di pari una diversa asseganazione di ruoli o compiti) permettendo un approccio e una collaborazione anche con coloro che non sono considerati "i compagni preferiti".
Attraverso una attenta e mirata selezione dei componenti del gruppo l'insegnante coadiuvata dall'esperta ha saputo "rimescolare le carte", chiedendo una certa fatica psicologica.
Ciò avrà forse creato disagio immediatamente, ma nel tempo gli alunni hanno mostrato di saper accettare, apprezzare e condividere il lavoro richiesto, portando a buon fine il laboratorio stesso.