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Un anno con Bandiera

Il progetto didattico

Il progetto didattico ha coinvolto una classe seconda di scuola primaria.
La classe è composta da 23 alunni abbastanza motivati e collaborativi con diversi livelli di apprendimento.

Ho organizzato l’esperienza in due fasi.
La prima fase è durata tre mesi (da ottobre a dicembre), ogni venerdì dalle ore 14.15 alle ore 16.15 ed è stata caratterizzata dalla lettura del libro di Mario Lodi “Bandiera” e da attività laboratoriali.
Nella prima fase del lavoro ho proposto ai bambini di scegliere se lavorare da soli o in coppia, la maggior parte ha privilegiato la scelta di lavorare in coppia.
Le scelte sono state effettuate ogni volta, raramente, però, ho riscontrato variazioni nelle scelte.
Ciò mi ha permesso di osservare le dinamiche di gruppo all’interno della classe, già intuite durante i momenti meno strutturati (intervallo, dopo mensa…).
La scelta libera da parte dei bambini ha facilitato l’esecuzione durante la prima fase del lavoro, infatti avere il compagno preferito è stato gratificante, incoraggiante.
Tutte le osservazioni sono state annotate e in base ad esse ho formato quattro gruppi eterogenei: due gruppi da cinque bambini e due da sette bambini.
Nei gruppi sono stati inseriti bambini con diversi livelli di abilità e che nella prima fase non si sono scelti al fine di migliorare le dinamiche relazionali all'interno del gruppo classe.
Nella seconda fase, iniziata dopo le vacanze di Natale e conclusa prima delle vacanze di Pasqua, ho inizialmente presentato con la Lim le varie narrazioni multimediali di Policultura e ho inizialmente proposto ai bambini di partecipare.
Attraverso il dialogo e il confronto abbiamo deciso come realizzare la narrazione.
Ho assegnato i gruppi e, con mio stupore, i bambini hanno accettato di buon grado l’organizzazione dei gruppi da parte dell’insegnante.
Hanno iniziato con entusiasmo a lavorare.
Girando tra i banchi, disposti a gruppi, ho potuto notare che i bambini si aiutavano, collaboravano facilitando la consegna ai compagni non italofoni.
I gruppi di lavoro differivano per il tema trattato (primavera, estate, autunno, inverno), tutti facevano tutto, non ci sono stati diversità di ruoli e di compiti all’interno del gruppo: tutti i bambini hanno avuto la possibilità di cimentarsi nei testi, nelle immagini digitali e non, nell’audio, nella scelta dei suoni e delle musiche.

L’esperienza si è svolta in un clima sereno, costruttivo e collaborativo grazie anche alle seguenti strategie didattiche ed educative messe in atto:
• motivare e incoraggiare i bambini nel percorso dicendo loro che ciò che stavano facendo era interessante, era un “bel lavoro”,
• aiutare se si presentavano degli inconvenienti, delle incomprensioni e stimolare al rispetto e al dialogo,
• spingere ad osare, non vergognarsi: ogni proposta era importante e risorsa per il gruppo,
• fornire indicazioni sull’utilizzo delle nuove tecnologie: uso di Word, di Paint, utilizzo della lavagnetta grafica per le immagini, del microfono per il materiale audio e della LIM per la condivisione dei lavori.

Alla fine dell’esperienza ho riscontrato i seguenti benefici didattici:
• maggior coinvolgimento degli alunni meno motivati e con difficoltà di apprendimento,
• sviluppo delle competenze di digital storytelling e acquisizione delle capacità collaborative e cooperative.