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Il cibo delle nostre radici

Il progetto didattico

Il progetto ci ha consentito di imparare e apprezzare culture diverse dalla nostra a partire dal cibo. Durante i primi incontri ci siamo riuniti per condividere le nostre origini e abitudini in cucina.
Ognuno di noi ha spiegato quali sono le sue origini, e anche quelle dei genitori. Da qualche anno a questa parte anche la nostra comunità è diventata multietnica e ciò ha stimolato anche la nostra curiosità. Sulla base della realtà della scuola abbiamo deciso di includere oltre agli stati di origine diversi dall'Italia anche le differenze a livello regionale, poiché molti bambini hanno genitori provenienti da diverse parti d'Italia.
Notoriamente l'Italia presenta una vasta cultura culinaria, invidiata e imitata in tutto il mondo: i cibi sono spesso legati alla tradizione e a leggende tramandate da tempi antichi.
Ognuno di noi ha portato una ricetta tipica del suo paese di provenienza spiegando in che momento e per quali occasioni viene preparata.
Dopo aver raccolto tutte le ricette abbiamo scelto quelle su cui sviluppare il nostro progetto. Le abbiamo scritte tutte al pc, scegliendone un certo numero per ogni classe e dividendoci in piccoli gruppetti. Grazie a questo abbiamo fatto pratica e ci siamo avvicinati al mondo informatico. Su alcune abbiamo fantasticato riguardo alla nascita del piatto, inventando leggende e miti, come ad esempio "La leggenda dei Cappelletti Romagnoli", "La leggenda delle Crèpes" e "Come i capelli di Lucrezia Borgia diedero origine alle Tagliatelle". Di queste storie sono poi state realizzate delle illustrazioni, a fumetto, a disegno e con ricerche in rete. Su altre invece ci siamo cimentati con laboratori di cucina per toccare con mano e avvicinarci ancora di più all'argomento del nostro progetto, considerando sia culture di altri paesi sia le diverse origini all'interno della nostra Italia.
Abbiamo imparato a fare i Cappelletti Romagnoli, grazie all'aiuto della nonna di uno di noi. Ci ha preparato l'impasto e il ripieno, chiamato "battuto", e ci ha insegnato a chiuderli come vuole la tradizione. E' stata un'esperienza bellissima e abbiamo imparato a fare un'attività che rischia di perdersi nel tempo.
Dopo averli fatti ognuno di noi ha ricevuto un sacchetto con una porzione di cappelletti che abbiamo portato a casa per far vedere il risultato del nostro lavoro e gustarlo insieme ai famigliari.
Oltre a un piatto della tradizione romagnola abbiamo provato a cucinare un piatto freddo proveniente dalla Polonia, a base di uova, formaggio e senape. E' un piatto semplice e veloce da preparare, adatto al periodo pasquale.
Il progetto ci ha arricchito culturalmente e abbiamo unito l'utile al dilettevole, assaggiando sapori nuovi e diversi da ciò a cui siamo abituati. E' stata un'occasione per stare insieme facendo un'attività nuova ed entusiasmante per conoscerci ancora meglio.