Il progetto R-esistenza, proposto dal docente di lettere della classe, in collaborazione con la Fondazione Arturo Toscanini Educational, è stato il presupposto su cui abbiamo lavorato diverse settimane e non è stato un intervento propriamente disciplinare. C’era il desiderio di proporre alla classe un percorso trasversale in grado di approfondire le conoscenze ma soprattutto di far almeno percepire ai ragazzi la possibilità di guardare al sapere in modo unitario, provando l’esperienza di come attraverso un vocabolo si possa attraversare tutto il vissuto umano. Il progetto ha previsto l’intervento a scuola di due esperti esterni, entrambi musicisti, che sulle note musicali hanno costruito un percorso storico legato al concetto di resistenza.
La classe oggetto dell’intervento è stata una quarta del tecnico ad indirizzo elettronico, grande occasione anche per agganciare l’approfondimento alle discipline professionalizzanti.
I ragazzi hanno saputo dare una lettura originale del concetto di resistenza strutturando un racconto semplice ma efficace con uno sguardo esauriente sull'esistenza.
Metodologicamente si è proceduto in questo modo: dopo gli incontri con gli esperti, i docenti coinvolti nel progetto hanno richiesto la stesura di riflessioni scritte. Le stesse sono state riprese in classe per la rielaborazione e per l'apprezzamento dei concetti più significativi.
Siamo andati alla ricerca del significato etimologico del vocabolo resistenza e progettato insieme il piano editoriale fino ad arrivare al problema dell'identità, di ciò che rende l'uomo ciò che è.
Dopodiché il lavoro è diventato collaborativo per aggregazioni di interesse ma estremamente autonomo nel senso che i ragazzi hanno lavorato fuori dall'edificio scolastico. I gruppi si sono organizzati assegnando compiti precisi ad ognuno dei componenti. Il lavoro è stato veloce perchè i ragazzi si sono organizzati molto bene ed hanno svolto gran parte del lavoro a casa permettendo di non occupare ore in classe.
La scelta della narrazione compatta è stata decisa dai ragazzi stessi che non riuscendo bene a capire la portata dell'impegno (avevo chiarmente avvertito che avrebbero dovuto essere loro a gestire, data l'età, l'intera operazione) hanno optato per la semplificazione. Sono intervenuta solo alla fine ma solo per correggere la forma, lasciando volutamente integro, anche eventuali incongruenze, il frutto del loro lavoro. Il racconto si conclude con una breve poesia letta durante l'incontro testimonianza con un uomo che ha fatto della resistenza una ragione di vita e che ha segnato profondamente i ragazzi.
L'intero progetto si concluderà a fine anno scolastico e la narrazione costituisce una fase intermedia che ha restituito un interessante risposta da parte dei ragazzi e un utile strumento valutativo per gli attori coinvolti