L’analisi della situazione iniziale ha evidenziato, da parte degli studenti della classe, una modesta o scarsa padronanza delle competenze linguistico- espressive in forma orale e scritta, l’abitudine ad un metodo di studio poco incline alla concettualizzazione e alla rielaborazione. Pertanto, ho deciso che, tra le attività volte al recupero / potenziamento di conoscenze, abilità e competenze, poteva in modo utile inserirsi la costruzione di una narrazione multimediale, di argomento curriculare, che mi avrebbe, altresì, permesso di ottenere risultati anche in ambito relazionale creando un clima di collaborazione e confronto tra gli studenti e in ambito procedurale e di media literacy, per la necessità di produrre in gruppo attraverso scelte condivise e di utilizzare in modo mirato gli strumenti multimediali, in parte noti alla classe. In fase preliminare, dunque, ho proposto il percorso didattico agli studenti della classe e ho mostrato, avvalendomi della LIM, alcune narrazioni multimediali presenti sul portale di Policultura mettendone in evidenza gli aspetti peculiari e stimolando gli studenti a valutarne i punti di forza e le eventuali criticità. Quindi, in sede di Consiglio di classe, ho illustrato le mie intenzioni didattiche ai colleghi e ai genitori inserendo l’attività nella programmazione di classe e nel piano di lavoro disciplinare. Dopo le attività preliminari, è cominciato il lavoro di studio, approfondimento e produzione, per il quale ho utilizzato metodologie diverse ( lezione frontale, lettura e analisi di documenti, discussione guidata) e strumenti vari (LIM, presentazioni di ppt. , testi ). La prima fase è stata caratterizzata da alcune interruzioni per manifestazioni organizzate dalla scuola, uscite sul territorio e per lo svolgimento dei corsi di recupero, dopo i voti trimestrali. Però, ho mantenuto costanti l’interesse e la motivazione degli studenti presentando quadri riepilogativi di quanto svolto e prolettici di quanto da svolgere. Nella seconda fase, ho proceduto alla formazione dei gruppi di lavoro, per i quali ho proposto agli studenti di decidere in autonomia, magari in base alla vicinanza logistica dei membri del gruppo e/o agli interessi lasciandomi, però, un margine di valutazione sull’efficacia delle scelte operate e, soprattutto, richiedendo ai singoli gruppi la stesura di un diario di bordo che desse conto del lavoro svolto e fissasse eventualmente le difficoltà rilevate. Ogni settimana ho richiesto ai gruppi la restituzione in classe delle attività svolte, i cui esiti ho monitorato dando suggerimenti e/o intervenendo in caso di inefficacia del lavoro svolto e stimolando il confronto tra i gruppi e la proposta di soluzioni da discutere e condividere. Ho previsto, alla fine dell’attività, di somministrare un questionario di autovalutazione e di valutazione del lavoro dei gruppi. Ho potuto registrare una seria partecipazione degli studenti alle attività, una maggiore consapevolezza rispetto alla produzione dei testi in fase di pianificazione, stesura e revisione, un uso mirato delle competenze digitali ed anche il consolidarsi di rapporti di collaborazione e condivisione in vista della realizzazione del prodotto finale, che è stato il frutto di un lavoro di team, anche nella fase conclusiva di inserimento e assemblaggio di testi, immagini e audio.