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Energia: forme e fonti

Il progetto didattico

La narrazione "Energia: forme e fonti" è il risultato degli approfondimenti fatti in classe, di ricerche e di attività laboratoriali realizzate dagli alunni della classe 3C dell'Istituto "Gemelli".
La tematica è stata scelta di concerto fra le due docenti referenti, che hanno individuato una Unità didattica trasversale che abbracciasse sia aspetti specifici di Educazione Tecnologica, che di Italiano e di Cittadinanza e Costituzione.
L'esperienza è stata organizzata durante le ore curriculari delle due discipline, attraverso lezioni frontali improntate alla spiegazione dei termini, all'individuazione delle forme e delle fonti energetiche e all'analisi della problematica ambientale energetica, così da far soffermare gli alunni sulle possibili alternative ecocompatibili.
Gli alunni, quindi, sono stati stimolati a progettare in autonomia diverse presentazioni sull'argomento, da cui poi sono state tratte alcune immagini e da cui si è poi desunto il testo narrativo che fa da filo conduttore all'intera Narrazione.
Infine si è realizzato un laboratorio in cui si è proposta la costruzione pratica di diversi modellini di oggetti di vita quotidiana, come una giostra, un elicottero e un mulino a vento. Dapprima gli alunni hanno montato il kit presente nella scatola di imballaggio, poi hanno riprodotto su cartone e compensato lo stesso modellino, a cui hanno aggiunto la cella fotovoltaica già preconfezionata, collegandola in modo da permettere l'accensione dei modellini attraverso l'energia solare.
Per l’acquisizione dei contenuti disciplinari è stato fondamentale l’utilizzo della “piattaforma” poiché gli alunni nell’impaginare la narrazione hanno dovuto sintetizzare, valutare la correttezza delle informazioni, stabilire un ordine espositivo che rendesse chiari e consequenziali gli argomenti esposti. Nella preparazione di questa “lezione” hanno quindi potuto valutare la correttezza del loro metodo di studio, nonché comprenderne i punti deboli.
L’attività laboratoriale, inoltre, per il suo carattere interdisciplinare ha aperto lo sbocco alla trattazione di altri argomenti, che magari nella narrazione non risultano, ma che in classe sono state oggetto di ulteriori discussioni e approfondimenti: la guerra, la conformazione della crosta terrestre, la green economy, l’inquinamento elettromagnetico, l’uso corretto dei cellulari e così via.
Osservare gli alunni “in situazione” ha consentito poi a noi docenti di comprenderne meglio attitudini, capacità e competenze più specifiche che talvolta in classe, in condizioni più “formalizzate” non è possibile analizzare.