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Supernatural Salento: tracce di sovrannaturale nella cultura popolare salentina

Supernatural Salento: progetto didattico

Gli alunni della classe II A del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Maglie, coinvolti nel progetto, sono un gruppo molto compatto, motivato e soprattutto creativo.
Il percorso sviluppato nella narrazione non rientra nella programmazione curricolare di lingua inglese, anche se è stato previsto all’interno della narrazione un approfondimento in lingua inglese relativo ad un confronto tra due personaggi delle culture popolari irlandese e salentina.
Il progetto didattico ha perseguito i seguenti obiettivi didattici:
• motivare gli studenti all’esperienza di narrazione multimediale proposta da Policultura
• favorire l’acquisizione di competenze didattiche, trasversali e digitali spendibili anche in altri contesti scolastici e culturali
• favorire la scoperta del patrimonio culturale del proprio territorio
• favorire la cooperazione tra pari e la condivisione di un progetto comune
• integrare l’attività didattica con l’utilizzo delle NT
L’attività è stata svolta per la maggior parte del tempo durante le ore curricolari, concordate di volta in volta con la classe. I primi incontri a carattere introduttivo alle attività sono stati svolti nel laboratorio multimediale dell’Istituto, dove gli alunni hanno potuto prendere visione di esempi di narrazioni multimediali ed avere così un’idea più chiara di cosa prevedeva il progetto in cui erano coinvolti.
L’organizzazione e l’esecuzione del lavoro hanno previsto più fasi.
In una prima fase sono stati creati dei gruppi a seconda del paese di origine degli studenti per facilitare il reperimento del materiale per la narrazione, e gli studenti hanno intervistato i propri nonni, parenti anziani, vicine/i di casa per ottenere il maggior numero possible di informazioni.
Subito dopo questa fase è stato creato un wiki, strumento didattico multimediale che gli alunni non conoscevano ma che hanno facilmente imparato ad utilizzare, con lo scopo di favorire la collaborazione nella creazione dei testi in spazi extracurricolari e fungere al contempo da repository per il lavoro degli studenti. Al termine dell’esperienza posso affermare che si è rivelato uno strumento insostituibile per il lavoro svolto.
Gli studenti hanno successivamente lavorato in gruppi “tematici” alla stesura dei testi per la narrazione. Molto spesso però i testi sono stati filtrati dalla creatività dell’intera classe, e la stesura finale degli stessi, nati come lavoro di un singolo gruppo, ha coinvolto tutti, arricchendosi di volta in volta di idee e suggerimenti in merito all’elaborazione testuale ed alla presentazione in chiave visiva, musicale ed orale. Alcune scelte, infatti, come l’inserimento di qualche espressione dialettale o la rielaborazione di alcuni testi sotto forma di dialogo accanto al testo originario o sotto forma di filastrocca in rima, in piena linea con l’obiettivo di “narrare” in prima persona la propria terra, sono frutto della cooperazione e condivisione all’interno della classe. Anche l’idea di rappresentare visivamente l’incontro tra i due folletti, quello irlandese e quello salentino, ai quali due alunne hanno prestato il proprio volto, sono nate da momenti di condivisione in classe.
Nell’ultima fase del lavoro, che prevedeva la registrazione dei testi, è stato necessario concordare degli incontri in spazi extracurricolari in cui provvedere alla registrazione delle tracce audio, a cui hanno partecipato anche studenti non coinvolti come narratori.
Relativamente all’attribuzione dei ruoli, si è preferito assecondare le naturali inclinazioni degli studenti e determinate scelte dovute ad interesse personale.
Nella classe non vi sono particolari problemi di inclusione, e tutti gli studenti, anche se con modalità diverse (ricerca materiali ed immagini, stesura testi, disegno, musica, lettura testi, fotografia) sono stati coinvolti nella narrazione.
Gli aspetti positivi legati all’esperienza sono
• in primo luogo una maggiore conoscenza del proprio territorio, del proprio passato in termini di cultura popolare, ed una maggiore consapevolezza della propria identità culturale
• l’acquisizione di competenze didattiche e trasversali attraverso lo sviluppo delle proprie abilità comunicative, di analisi, rielaborazione e sintesi
• lo sviluppo della propria creatività: gli studenti si sono rivelati incredibilmente originali, ben oltre le mie aspettative
• l’acquisizione di competenze digitali (utilizzo software per trattamento testi/audio/immagini, LIM della scuola, posta elettronica e wiki)
• un rapporto con la figura docente che si è via via andato arricchendo di nuove dinamiche relazionali e nuovi possibili modi di lavorare insieme
• la consapevolezza dell’importanza degli spazi di condivisione e riflessione sulla narrazione come momenti di crescita ed arricchimento, a livello individuale e di classe
• il prodotto finale, vissuto come risultato di un lavoro collettivo

Poiché il progetto non ha riguardato contenuti curricolari, un’ipotesi di assessment del lavoro degli studenti può prendere le mosse da una riflessione sulle competenze acquisite (competenze trasversali e digitali), sull’originalità del risultato finale e sul grado di coinvolgimento (in termini di motivazione, impegno profuso, crescita personale) osservato nelle varie fasi di lavoro.