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"Il razzismo è una brutta storia"

Il progetto didattico

20h in 10 settimane
L’esperienza didattica si è articolata attraverso un primo momento in cui si sono forniti agli studenti, in un contesto di lezione partecipata, gli stimoli idonei per far crescere l’interesse verso gli argomenti e il materiale che via via veniva illustrato dall’insegnate.
In questo contesto si sono individuati quattro verbalizzatori degli incontri che registravano argomenti e interventi.
Una volta conclusa la fase di approfondimento degli argomenti, gli studenti sono stati lasciati liberi di decidere autonomamente la tipologia della narrazione e la divisione della stessa in “capitoli”. A seguire gli studenti si sono suddivisi in 6 gruppi a seconda dei propri interessi; al contempo hanno individuato 6 studenti (uno per ciascun gruppo) che hanno svolto la funzione di coordinatori.
L’ultima fase si è svolta nel Laboratorio Informatico dove sono stati consultati i siti di maggior rilevanza al fine di trovare le immagini adeguate e per approfondire alcune tematiche.
Dopo un’ultima revisioni i gruppi hanno registrato i propri interventi (revisionati dagli studenti) in orario non scolastico e il tutto è stato assemblato in Laboratorio.
L’attività è stata particolarmente stimolante per l’insegnante che ha avuto modo di “collaborare” con gli studenti apprezzandone aspetti caratteriali e capacità di affrontare compiti cui l’insegnamento “tradizionale” lascia sullo sfondo. D’altra parte è stata un’esperienza positiva anche per la quasi totalità degli studenti che sono stati chiamati a collaborare, a confrontarsi e ad assumersi responsabilità secondo dinamiche assolutamente nuove.
L’attività ha infine fornito la possibilità di operare possibili successivi approfondimenti quali: la deumanizzazione della donna (discriminazione di genere), il Porrajmos (lo sterminio di Rom e Sinti), i genocidi della storia (Herero, Armeni, Ruanda), il negazionismo.