Chiudi anteprima

La donna nella storia e nella cultura

Abstract: La donna nella storia e nella cultura

Per quasi tutti i popoli antichi la donna doveva essere completamente assoggettata all'uomo. Euripide affermava che la donna fosse il “peggiore dei mali”, per Aristotele, era “difettosa e incompleta”.
Solo agli albori dell'Ottocento la donna comincia a far riconoscere il diritto di essere un soggetto sociale e di essere cittadina. Nella seconda metà del ‘900, finalmente, conquista la sua libertà e la sua indipendenza economica, giuridica, politica e sessuale: diventa una cittadina proiettata verso la modernità.
Nonostante ciò, le donne hanno ancora molta strada da percorrere per affermare il loro essere donne.