Tutti gli studenti della seconda D (indirizzo scienze umane) del Liceo polivalente di Cisternino (BR) hanno lavorato in sinergia sia in classe che a casa per la migliore realizzazione del racconto, dimostrando di possedere le capacità di interazione e cooperazione.
Insieme e democraticamente hanno scelto la tematica da affrontare, hanno ricercato fonti e documenti storici, approfondendo gli argomenti e i relativi sottoargomenti. La presenza di uno studente coordinatore ha fatto sì che le singole ricerche siano confluite in un unico prodotto, organico, coerente e coeso. Poi, un’esperta multimediale ha completato il lavoro con l’inserimento nel motore 1001storia del racconto, delle relative immagini e dell’audio.
L’intero racconto è stato realizzato dagli studenti, io ho solo coordinato e supervisionato, senza modificare le scelte contenutistiche da loro stessi operate.
La selezione libera e non imposta della tematica ha reso gli studenti partecipi in prima persona e motivati nel lavoro. L’entusiasmo che hanno dimostrato e la grinta profusa nel fronteggiare problemi contingenti dovuti al tempo a disposizione, alle diverse località di provenienza di ciascuno studente, alle apparecchiature informatiche disponibili, dimostrano la voglia di conoscere e partecipare attivamente alla costruzione del loro sapere.
Il commento spesso riportato in classe è stato: “ma c’è tanto da dire, è un argomento vasto”. Le ho incoraggiate dicendo loro che non è nostro compito riportare tutto, ma costruire un percorso didattico omogeneo e lineare che osservi la tematica da più punti di vista, in moda che possa essere di aiuto a chiunque voglia avvicinarsi al problema.
L’argomento osservato da più angolature ha reso tangibile la interdisciplinarietà e un'analisi dal punto di vista storico, sociale, letterario, giuridico e culturale. L'uso delle tecnologie ha posto gli studenti di fronte ad una nuova possibilità di comunicare.
Interessante è stata la ricerca di donne del luogo, della nostra Puglia, divenute celebri. Molto altro si sarebbe potuto e dovuto fare, sicuramente l’argomento sarà completato da ciascuno di noi.
Tutto ciò ha insegnato ai ragazzi a vedere ciò che ci circonda attraverso una visione globale e particolare al tempo stesso e ad attivare le capacità di analisi e sintesi. Hanno compreso da una parte che ciò che noi siamo è frutto di una cultura apparentemente distante da noi, ma che è in noi e condiziona il nostro essere uomini e donne, dall’altra che tutti dobbiamo contribuire affinché la cultura cambi e valorizzi la donna per il suo essere donna.