La II C n. o. è composta da 23 alunni. Nonostante sia una seconda, mantiene tratti di disomogeneità. Alcuni ragazzi infatti manifestano ancora la curiosità che è stata la cifra dell’intera classe nel passato anno scolastico, si impegnano con costanza per raggiungere gli obbiettivi didattici, come hanno sempre fatto; altri, invece, sono più distratti, presi dalla gestione di complicati rapporti interpersonali, tipici dell’età. Alcuni hanno discrete competenze, in alcuni casi buone, e basi abbastanza solide, altri rivelano scarse capacità espressive e conoscenze superficiali.
Nella quotidianità scolastica alternano momenti di complicità e accordo ad altri in cui si contrappongono mostrando immaturità.
Il coinvolgimento dell’intero gruppo nel progetto ha avuto per noi il senso di creare tra compagni un legame più stretto, facendoli lavorare insieme anche in ore non curricolari, di farli “affezionare” alla scuola, mostrando che possono costruire un prodotto intellettuale creato da loro, che parta dai loro interessi, ma rispecchi ciò che leggiamo, esaminiamo in classe, e che poi studiano a casa. Speravamo anche che capissero che la cultura è una sola, e che matematica e poesia, fisica e latino stanno benissimo insieme a scuola e nella loro testa. Hanno affrontato la sfida con il sorriso sulle labbra, e poi con crescente passione. Si sono messi in gioco, hanno cercato materiale, recuperato i brani preferiti dei classici e dei loro libri di testo, hanno scritto l’introduzione, il finale e qualche aforisma, hanno letto, qualcuno con un po’ di difficoltà, hanno registrato e perfino cantato. Hanno lavorato giocando e si sono divertiti imparando. Tutti e 23. Era ciò che noi docenti volevamo.