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Giochiamo con i suoni

Giochiamo con i suoni

L'educazione musicale nei servizi per la prima infanzia si propone di organizzare contesti educativi che favoriscano nei bambini la partecipazione consapevole alle attività sonoro-musicali, per contrastare la tendenza alla semplice fruizione passiva cui sono sottoposti naturalmente nell'ambiente di ogni giorno, che favorisce piuttosto I'abitudine alla sonorità anziché I'attenzione critica e partecipe alle esperienze sonore. Come si afferma negli Orientamenti del '91, il bambino vive in un mondo caratterizzato dalla compresenza di stimoli diversi, il cui eccessivo e disorganico sovrapporsi può comportare il rischio di una diminuzione dell'attenzione e dell'interesse per il mondo dei suoni e un atteggiamento di ricezione soltanto passiva.
L'educazione musicale deve favorire nel bambino la capacità di discriminazione dei suoni, la percezione attiva delle fonti sonore, la scelta consapevole dei contenuti musicali. Attività sonore specifiche all'interno di un progetto educativo coerente sono finalizzate allo sviluppo dell'intelligenza musicale. Howard Gardner, nel suo saggio sulla pluralità dell'intelligenza, a proposito dell'intelligenza musicale, scrive che fra tutti i doni che gli individui possono sviluppare nessuno emerge prima del talento musicale. Lo sviluppo della competenza musicale si manifesta fin dalle prime settimane di vita; infatti, i bambini già a due mesi sono in grado di imitare tono, intensità e melodia dei canti della loro madre e i bambini di quattro mesi sanno imitare anche strutture ritmiche. I bambini piccoli sono specialmente predisposti a cogliere questi aspetti della musica, più di quanto siano sensibili ad aspetti centrali del linguaggio e sono in grado di impegnarsi in giochi con suoni di carattere creativo.
L'educazione sonoro-musicale ha assunto la struttura del progetto di continuità tra nido e scuola dell'infanzia, coinvolgendo i bambini del nido interessati al passaggio alla scuola dell’infanzia e i bambini del primo anno di scuola d'infanzia.
Le attività si sono svolte negli spazi della Scuola dell’Infanzia con gruppi di dodici bambini dell’ultimo anno del nido e dodici bambini del primo anno della scuola dell’infanzia. In questo contesto, I'adulto è stato organizzatore di ambiti di gioco che favorivano l'osservazione dei comportamenti spontanei dei bambini e una loro evoluzione.
L'esperienza ha voluto stimolare nei bambini l'abitudine ad osservare, esplorare ed ascoltare. E' stato importante il passaggio dalle attività di scoperta e manipolazione degli oggetti alla costruzione di oggetti sonori che ha prodotto il coinvolgimento attivo dei bambini e Ii ha impegnati in attività di progettazione, fino al coinvolgimento corporeo attraverso la musica, utile a stimolare movimenti di tutto il corpo in modo libero e attivo. In questo modo, i bambini hanno acquisito quelle capacità di osservazione e di ascolto che hanno consentito di stabilire connessioni tra il mondo dei suoni e la realtà quotidiana ed esterna.
L'esperienza porta a riflettere sull'aumentata consapevolezza, da parte di chi si occupa di educazione infantile, della necessità di sviluppare nei bambini una sensibilità e un'intelligenza musicale, a partire dalle potenzialità che i bambini possiedono fin da piccoli, per orientarli nella complessità attuale dei linguaggi multimediali.