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Viaggio nell'Acqua

Il progetto didattico

Il progetto si è svolto in contesto pluridisciplinare ed ha impegnato la classe per un lungo periodo, dal novembre 2012 al marzo 2013.
Obiettivo principale è stato di attivare negli alunni un processo di metariflessione sul proprio lavoro, mezzo per raggiungere consapevolezza della propria conoscenza, e favorire al contempo la dimensione di esplorazione e di scoperta, propria del processo di apprendimento.
Si è partiti da un tema di valenza multidisciplinare come l’acqua e si è fatto un viaggio ( da qui il titolo “Viaggio nell’acqua) nelle varie discipline curricolari, per scoprirlo da più punti di vista.
Primo fra tutti si è considerato l’elemento dal punto di vista delle scienze naturali e dell’ecologia, passando poi a quello dei fiumi e laghi italiani (con la geografia), delle antiche civiltà fluviali (con la storia), per approdare alla lingua italiana (in particolare al testo poetico) e a quella inglese, in cui si è esplorato il lessico legato ai fenomeni atmosferici e alla loro descrizione, con particolare riguardo al ciclo dell’acqua.
Collante e importante mezzo per attivare il processo di metariflessione sono state due attività: una svolta in itinere, ovvero l’illustrazione individuale, a pastello, di alcuni argomenti trattati e l’altra, invece, corona finale del progetto: la scrittura collettiva di un diario di bordo del viaggio nell’acqua.
Le metodologie utlilizzate per proporre le attività sono state plurime: la lezione frontale, il laboratorio, il lavoro individuale, il lavoro a piccolo gruppo (2-3 alunni) e a grande gruppo (tutta la classe).
Molti sono stati i materiali prodotti e molti, in particolare, i testi: ogni bambino ha composto una poesia personale, risultato di un consapevole processo intertestuale. Spesso, infatti, le poesie autoprodotte riecheggiano verbi, nomi, suoni delle poesie studiate o degli argomenti trattati nelle altre discipline e legati al tema acqua.
Come già osservato sperimentare un tema da più punti di vista favorisce la riflessione sui propri processi di apprendimento, ma non solo, è anche modo per dare spazio alla capacità e al “saper fare” di ogni bambino. Ogni alunno si è cimentato in tutte le attività proposte con grande impegno ed entusiasmo, rivelando talvolta doti nascoste a lui, alla classe e all’insegnante. Proficua è stata anche la collaborazione fra gli alunni nei lavori di gruppo e anche fra i componenti del team docente, nel coordinare le attività pertinenti alle varie discipline curricolari.