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La nostra gita a Roma

Il progetto didattico

La narrazione è svolta da una classe seconda di 16 alunni nel piccolo paese di Cigliano. La scuola è una secondaria di I grado.
Programmata ad inizio anno la visita di istruzione di più giorni a Roma, la docente di matematica ha suggerito l’utilizzo del motore 1001storia come mezzo per coinvolgere attivamente gli alunni nella sua preparazione. La docente di lettere ha aderito, decidendo di finalizzare al progetto due unità orarie settimanali, in compresenza.
La prima parte del lavoro è stata destinata alla ricerca in rete dei luoghi romani di interesse storico-culturale, rendendosi immediatamente conto che sono numerosissimi e parimente importanti. Collettivamente allora si è concordata, utilizzando la LIM, una sequenza di percorsi realizzabile nei quattro giorni di permanenza in città.
I 16 alunni si sono poi spontaneamente suddivisi in gruppi da quattro, dedicandosi ognuno ad un percorso specifico. Due di essi hanno abbozzato i testi, gli altri hanno cercato, in rete e tra le fotografie fornite dai docenti, le immagini appropriate. I ruoli sono stati interscambiabili a seconda delle esigenze o necessità del momento. Gli alunni più in difficoltà hanno accettato di controllare la corrispondenza tra titoli, testi e voci, e di fare da controllori del rispetto delle “tempistiche”.
I testi, utilizzando Google Drive, sono stati elaborati collettivamente, all’interno del gruppo e con i docenti. Le registrazioni, realizzate con Garageband, sono state affidate a lettori scelti dopo audizione di fronte alla classe e le immagini, ritoccate con XnView, sono state integrate da slide in Power Point poi trasformate in jpeg. E’ stata acquisita la competenza di cattura da Google Maps di cartine e immagini satellitari.
L’ultima parte del lavoro ha previsto l’inserimento di tutti i contributi nel motore 1001storia con la conseguente sincronizzazione, la realizzazione di una copertina progettata insieme, e la revisione globale del lavoro.
La difficoltà maggiore si è avuta nella realizzazione dei testi: la correttezza lessicale delle frasi era difficoltosa, le informazioni reperite in rete stentavano a essere adeguatamente scelte e sintetizzate, il linguaggio non era abbastanza semplice, chiaro ed efficace. E’ stata questa esperienza un’occasione quindi di comprensione delle caratteristiche della comunicazione, anche grazie all’analisi di siti turistici e all’ascolto di audioguide o tour virtuali.
Gli alunni hanno sperimentato il lavoro collaborativo, comprendendo che è necessario impegno e puntualità di ciascuno, affinché il gruppo riesca a realizzare quanto di sua competenza.
La tecnologia ha sempre agito in background come strumento, non invasivo e particolarmente gradito, per il raggiungimento dell’obiettivo finale: conoscere Roma e guidare i compagni delle altre due classi terze che partecipano alla gita.
I docenti sono soddisfatti del prodotto ottenuto e gli alunni esprimono la sensazione di essere come “già stati” nella capitale.