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Casa mia, casa mia...

Casa mia,casa mia...

L'ARGOMENTO.
Tutto ha inizio con una lettera del nostro amico Giulio Coniglio ,che, inviandoci i saluti dal bosco insieme al disegno della sua casa , ci invita a riflettere sul tema dell'inverno e della nostra abitazione. Il personaggio fantastico ci accompagna ormai da diversi anni : le sue proposte suscitano sempre molto interesse nei bambini e perciò , di norma, è sempre lui ad introdurre gli argomenti portanti usando vari stratagemmi ( lettere, sorprese, disegni).
Il percorso didattico parte dall'osservazione dell'ambiente circostante. Annotiamo così i cambiamenti climatici propri della stagione invernale. La neve dà spunto ad attività di tipo creativo, ad esperienze tattili e sensoriali nella stanza del bianco. La festa tradizionale della Gioeubia dovrebbe scacciare il freddo e la paura evocata dal buio delle lunghe notti invernali.
Il campo di osservazione si amplia , dalla nostra scuola fino al quartiere ed al laboratorio al Liceo Artistico in centro città.
La casa è l'ambiente per difendersi dal freddo , è espressione della propria cultura e soprattutto della propria identità. I bambini descrivono la propria casa, la rappresentano e la confrontano con quella dei compagni.
Le attività successive spaziano dall'arricchimento linguistico (le parole della casa), alla letto-scrittura, all'ambito logico (le forme),alla creatività.
LA COSTRUZIONE DELLA NARRAZIONE
La casa è l'argomento delle attività didattiche di questi ultimi mesi.
Abbiamo scelto di far raccontare ai bambini la loro esperienza strada facendo perché, soprattutto per la loro età (la nostra è una classe eterogenea, con bambini di 3,4 e 5 anni) è senz'altro più semplice riferirsi ad avvenimenti più vicini nel tempo.La scelta e l'ordine dei contenuti rispecchia la scansione temporale delle attività , documentate con foto e disegni .
Più complessa è stata la creazione dell'audio.
Noi docenti volevamo che questa fosse per i bambini l'occasione per parlare, descrivere,raccontare,dialogare tra di loro; desideravamo che si scambiassero domande ,informazioni, impressioni, giudizi e sentimenti. Siamo partiti perciò dal racconto individuale della propria casa.Poi abbiamo coinvolto tutta la classe in una conversazione sulla casa (com'è, come è fatta, cosa c'è dentro)per stimolare la condivisione ed il confronto .
Infine abbiamo proposto le immagini della narrazione a piccoli gruppi di bambini, invitandoli a descrivere , commentare . In alcuni casi i bambini hanno chiesto di aggiungere alcune immagini, per loro significative. Altre volte, lo scarso interesse mostrato ci ha portato ad eliminarne altre. Tutti comunque hanno partecipato a questa fase del lavoro; per necessità di sintesi e di chiarezza, solo alcuni interventi sono stati selezionati ed inseriti .I file audio ripropongono la registrazione di commenti ,osservazioni, descrizioni mentre vengono espressi dai bambini.
I testi integrano l'audio e necessariamente differiscono da esso nella formulazione ma non nel contenuto.
I BENEFICI DIDATTICI
Ripercorrere il “cammino” svolto insieme è un momento utile di condivisione , confronto, scambio,anche tra alunni e docenti. Sebbene la struttura concettuale della narrazione multimediale sia stata sostanzialmente creata dalle insegnanti ( nella misura in cui ricalca la progettazione didattica) , alcune revisioni sono state suggerite dai commenti dei bambini.
Il racconto è significativo non solo perché “parla” del vissuto , individuale e collettivo, ma perché si colloca all’interno di una relazione : quasi tutti i bambini mi hanno chiesto per chi stavamo registrando ed ho sempre risposto che lo facevamo per raccontare ad altri (bambini,genitori,insegnanti) quello che stavamo facendo. Sicuramente ciò ha contribuito a rafforzare la loro fiducia nelle proprie capacità di espressione e comunicazione.