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CIBO E CERVELLO (Omaggio al 2014 Anno Europeo del Cervello)

Abstract

Questa storia parte dal modesto Gervaso, personaggio “senza cervello”, adagiato da Manzoni, tra le pagine de “I promessi sposi”. Povero e malnutrito, ci si è chiesti se il suo problema non fosse determinato da una carenza alimentare e la sua demenza non fosse ascrivibile a pellagra.

L’indagine si è estesa poi all’alimentazione ne “I promessi sposi” presso ricchi e poveri, incontrando Renzo ubriaco e la monaca di Monza, inutilmente consolata con una chicchera di cioccolata.

Si è trattato di un pretesto per riflettere:
- sulle relazioni che intercorrono tra il cibo e cervello, di cui oggi la scienza rende conto al punto da aver individuato l’esistenza di un secondo cervello;
- sulla necknomination;
- sull’obesità e i suoi riflessi sulla memoria;
- sulla dannosità dello zucchero che si nasconde anche nella consolazione della cioccolata.