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Filippo de Pisis: un'intervista nel tempo

Il progetto didattico/Educational project

CONTESTO
I Servizi Educativi dei Musei delle Regole d'Ampezzo, nell’ambito del progetto AdMuseum - Rete transfrontaliera per l’accessibilità fisica e culturale ai patrimoni museale e naturale e agli spazi urbani che coinvolge il Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi, hanno proposto un percorso didattico rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, al fine di coinvolgerli attivamente nella realizzazione di contenuti per la piattaforma multimediale del museo.
Il titolo della piattaforma, MQUADRO, indica l’operazione di reinterpretazione creativa del passato utilizzando i linguaggi multimediali che hanno permesso ai ragazzi di costruire, come architetti digitali, il loro metro quadro.
Le narrazioni multimediali sono state realizzate utilizzando il motore 1001 STORIA del Politecnico di Milano, con la guida dello staff dei Servizi Educativi dei Musei che hanno co-progettato con i docenti un percorso tematico su due dei principali artisti presenti nel museo: la classe IV° del Liceo Artistico ha approfondito la figura di Filippo de Pisis.

OBIETTIVI
Attraverso il percorso didattico "Dal quadro allo schermo", i Servizi Educativi Museali si sono posti i seguenti obiettivi:
- promuovere la partecipazione attiva dei giovani nello sviluppo di nuovi linguaggi capaci di potenziare la fruizione culturale del museo;
- permettere agli studenti di rielaborare e reinterpretare criticamente il patrimonio culturale in chiave innovativa;
- proporre un utilizzo consapevole e non alienante delle nuove tecnologie, che vengono utilizzate per amplificare la percezione della realtà e stimolare la dinamica interpretativa;
- sviluppare negli studenti abilità tecniche e comunicative legate alle modalità di narrazione multimediale.

Gli obiettivi del progetto sono stati esposti ai ragazzi durante un incontro introduttivo, in cui è stato spiegato il motivo per cui si è deciso di potenziare le tecnologie multimediali attraverso la costruzione di una piattaforma, di cui è stata mostrata una prima versione.
Per fornire spunti e modelli di lavoro, sono state anche analizzate alcune narrazioni realizzate da altre scuole partecipanti al concorso Policultura negli anni precedenti.

ATTIVITÀ CORRELATA DI PARTENZA
Punto di partenza del percorso didattico è stato per entrambi i gruppi lo spettacolo teatrale "Ciò che Rimoldi amava di più", un vero e proprio viaggio a ritroso all’interno delle sale espositive, che ha permesso ai ragazzi di conoscere la storia del museo e del collezionista Mario Rimoldi attraverso il racconto della moglie Rosa Braun.
L'intento di questa attività progettata dai Servizi educativi era quello di far loro scoprire che le opere raccolte nel museo nascondono storie di vita, di amicizia, di amore: passione per l'arte e per gli artisti, personaggi spesso complessi ma affascinanti che molto hanno lasciato al nostro territorio e che da esso si sono lasciati ispirare. Questa esperienza è stata fondamentale per introdurre il lavoro di narrazione multimediale, che ha permesso agli studenti di lavorare in parallelo su due binari: quelli dei contenuti, ricostruendo la storia degli artisti e i loro legami con il territorio, e quelli dei contenitori narrativi, dando voce ai protagonisti della storia e riportando in maniera creativa le conoscenze accumulate.

FASI DI LAVORO
La costruzione della narrazione si è svolta durante sette incontri con i tutor museali della durata di due ore ciascuno che si sono svolti con frequenza settimanale per due mesi consecutivi (febbraio-marzo), secondo le seguenti fasi di lavoro:
- Visita guidata al Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi con la Direttrice Alessandra de Bigontina per approfondire gli argomenti relativi a Filippo de Pisis, selezione delle opere da utilizzare nella narrazione;
- Lavoro in classe di lettura e selezione dei documenti di archivio, prima redazione dei testi;
- Primo incontro nell’aula informatica per la finale redazione dei testi e l’organizzazione delle cartelle TESTI, IMMAGINI, AUDIO;
- Partecipazione alla conferenza tenuta dalla Dott.ssa Barbara Fabian su Filippo de Pisis presso il Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi, scambio di idee e chiarimenti di ciascun gruppo sul proprio lavoro;
- Proseguimento del lavoro nell’aula informatica, inizio registrazione dei testi e scelta delle musiche;
- Ultimo incontro in aula informatica per l’inserimento dei materiali nel motore 1001 STORIA;
- Visione delle narrazioni di entrambe le classi nell’aula magna del Liceo, ultime correzioni.

DIFFICOLTÀ SUPERATE E BENEFICI DIDATTICO-RELAZIONALI
La prima difficoltà da superare è stata quella dell’approccio alle fonti: i ragazzi hanno dovuto intraprendere un lavoro di ricerca sui materiali di archivio cartaceo e fotografico del museo, analizzare gli articoli dell’epoca e individuare il materiale di loro interesse. Un’altra difficoltà era legata alla mancanza di codici interpretativi legati all’artista e al periodo storico di riferimento, perchè non ancora affrontato nel programma scolastico.
Questo ostacolo è stato superato grazie all’aiuto della docente di storia dell’arte, che ha dedicato alcune sue ore all’approfondimento della figura di Filippo de Pisis, spingendo i ragazzi a mettersi in gioco anche in visione del programma dell’ultimo anno. Se da un lato gli argomenti sono stati proposti dai tutor del progetto, i ragazzi li hanno interpretati in maniera creativa, scegliendo fin da subito una modalità di racconto dialogico. Si è cosí delineata la figura di un intervistatore che ha permesso di organizzare i contenuti di approfondimento in una forma discorsiva e diretta.
L’organizzazione dei materiali selezionati in cartelle distinte non ha presentato particolari difficoltà, se non per il riordino delle immagini, che erano state scelte tra quelle presenti nell’archivio cartaceo e fotografico del Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi. Solo con il caricamento degli audio nella fase finale è stato possibile rendersi conto della necessità di scegliere una successione coerente delle immagini in funzione del testo.