E’ improprio affermare di poter “raccontare” un laboratorio, perché si sa bene che il laboratorio non si può narrare … esso si fa, si vive, mettendosi in gioco in prima persona. Perciò più che il laboratorio abbiamo provato a raccontare le attività finora svolte nel nostro percorso che non è ancora giunto al termine.
Le tematiche proposte ai ragazzi sono state individuate in un incontro iniziale di brainstorming con il team del Progetto e vengono, di volta in volta, rimodulate al termine delle attività laboratoriali. I contenuti sono stati suggeriti anche dai componenti del gruppo che hanno dato voce alle loro emozioni.
L’attenzione viene spesso focalizzata su:
- La paura di non essere accettati, di non trovare il proprio posto nel mondo, comune a tutti gli adolescenti ed amplificata e popolata da fantasmi di esclusione e di perdita;
- La nostalgia, la mancanza, il senso di solitudine che accompagna anche il confronto con le sfide quotidiane;
- L'accettazione della diversità e la sua valorizzazione;
- Il bullismo ...
La metafora scelta è il quella del viaggio, l’attraversamento del mare, lo spaesamento all’arrivo. Questo tema è un tema cruciale e con una doppia valenza: da un lato si può parlare di un reale viaggio, dall’ altro può assumere una valenza simbolica tra riferimenti, aspettative e ruoli diversi.